Alla vista di una pattuglia dei carabinieri hanno cercato di allontanarsi ma l’espediente per evitare i controlli non gli è servito in quanto notati dai militari sono stati subito fermati. All’interno della macchina in loro uso gli stessi carabinieri hanno rinvenuto il kit del perfetto ladro costituito da attrezzi da scasso e guanti. E’ finita in caserma la “gita” a San Polo d’Enza per due cittadini albanesi, un 18enne residente nel bresciano e un 24enne senza fissa dimora, che al termine delle formalità di rito sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia con le accuse di possesso di strumenti atti allo scasso. A loro i Carabinieri hanno sequestrato guanti, vari cacciaviti e chiavi alterate per apertura di porte blindate.
Alla vista dei carabinieri i due, a bordo di un’autovettura che andava a passo d’uomo, hanno cercato di allontanarsi aumentando la velocità insospettendo i componenti di una pattuglia in transito che notandoli gli ha fermati, identificati e sottoposti a controllo. Nel corso degli accertamenti che venivano estesi anche all’auto i militari rinvenivano i classici attrezzi da “lavoro” dei ladri tra cui dei grossi cacciaviti alcune chiavi alterate del tipo di quelle utilizzate per aprire porte blindate e guanti per non lasciare impronte. Nonostante siano ancora da chiarire i motivi della presenza a San Polo d’Enza dei due albanesi, i carabinieri hanno non hanno tanti dubbi in quanto oltre al fatto che sul conto degli stessi sono emersi precedenti specifici in materia di reati contro il patrimonio, gli “strumenti da lavoro” trovati in loro possesso non lasciano spazio a troppe interpretazioni. I due non sono accusati di nessun furto ma è chiaro che gli attrezzi da scasso trovati in loro disponibilità, data le circostanze di tempo e di luogo alimentano comunque forti sospetti. Ed è per questo motivo che ora gli stessi Carabinieri stanno cercando di approfondire i fatti al fine di capire i reali motivi della loro presenza in val d’Enza.