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Carla Rinaldi a New York ricorda Jerome Bruner e il suo legame con Reggio

Non poteva mancare Reggio Emilia alla cerimonia tenutasi nei giorni scorsi a New York in ricordo del professor Jerome Bruner, scomparso lo scorso giugno all’età di 101 anni. A rappresentare la nostra città, di cui il noto psicologo era cittadino onorario oltre che assiduo frequentatore, Carla Rinaldi, presidente della Fondazione Reggio Children Centro Loris Malaguzzi, un’istituzione di cui Bruner era grande estimatore.

Gli studi di Bruner, legati alla psicologia cognitiva e all’antropologia culturale, si sono infatti a lungo concentrati sui temi dell’educazione e sul modello educativo Reggio Approach. La sua opera più famosa “The Process of Education” (Dopo Dewey: il processo di apprendimento nelle due culture, Roma, Armando, 1966) tradotta in 20 lingue e venduta in oltre 400mila copie, sostiene un principio alla base dell’approccio reggiano, ovvero che anche i bambini hanno competenze tali da renderli in grado di affrontare argomenti complessi.

E proprio per approfondire l’approccio educativo portato avanti nei nidi e nelle scuole d’infanzia reggiani, dal 1994 al 2012 quella di Bruner è stata una presenza costante nella nostra città.

“Reggio Emilia è stata e sarà sempre grata a Jerome Bruner per la sua amicizia, per la sua competenza, per l’aver accompagnato e supportato la nostra città nel suo percorso di crescita culturale, educativo e sociale – ha detto Carla Rinaldi a nome del sindaco di Reggio Luca Vecchi nel corso della commemorazione alla New York University – Qui ha studiato e condiviso i valori della partecipazione, collaborazione e rispetto reciproco, che sono alla base del Reggio Approach e sono applicati nei nostri nidi e nelle nostre scuole dell’infanzia”.

“Jerry ha avuto decine di lauree honoris causa dalle migliori università del mondo – ha detto Eleanor Fox, collega e compagna di una vita di Bruner – ne aveva quasi perso il conto, ma l’onorificenza che ha maggiormente gradito è stata la cittadinanza onoraria di Reggio Emilia”.

 

















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