La truffa dello specchietto, ovvero il modo truffaldino per spillare dai 20 ai 100 euro a colpo a ingenui automobilisti, si riaffaccia nel reggiano. Il trucco è sempre lo stesso: l’inganno solitamente viene architettato in una strada stretta o in un parcheggio. Un tizio, solitamente accompagnato da un compare, individua un’auto e appena la preda è passata a fianco della sua vettura o durante la manovra in un parcheggio gli va dietro fino a fermarlo accusandolo di avergli rotto lo specchietto o ammaccato l’auto. A volte simulando l’urto con il lancio di un oggetto sulla fiancata dell’auto del malcapitato. E’ quanto accaduto ieri mattina a Casalgrande.
La vittima, un 60enne reggiano, alla guida dell’auto si trovava in un parcheggio di un supermercato intento a far manovra per uscire quando sentiva un colpo ma non dava peso alla cosa. Poco dopo veniva da un uomo ed una donna che lo invitavano a fermarsi lamentando di essere stati tamponati e per questo di voler essere indennizzati. L’uomo nel sospetto che i due stessero cercando di raggirarlo allertava il 112. E’ bastata la chiamata ai carabinieri i due balzati a bordo di una Fiat Punto si dileguavano con i carabinieri di Casalgrande che si precipitavano sul posto per poi, raccolti i dovuti elementi, si ponevano alla ricerca dei due truffatori: la loro identificazione potrebbe essere questione di giorni.
L’occasione è favorevole per i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia per dare alcuni consigli per non cascare nella truffa dello specchietto. E’ importante chiedere subito la compilazione del Cid, constatazione amichevole dell’incidente stradale. A questo punto, con la scusa che va di fretta il truffatore chiederà di pagargli il danno cash. A questo punto come avvenuto nell’odierno caso bisogna opporsi in modo deciso chiamando il 112.