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Cardone (PSI) a proposito di legge di bilancio e Decreto Fiscale

Il Presidente del Consiglio, alla guida di un Governo al quale partecipiamo anche noi socilaisti, nell’annunciare la filosofia della manovra  di bilancio 2017 ha fatto un richiamo ai  “ meriti ed ai bisogni “

Tale impostazione non può che trovarci d’accordo   tenuto conto della nostra pluriennale pratica riformista.

L’esame, nel merito ,della manovra , come presentata, nel Consiglio dei Ministri , più volte cambiata, compreso l’inammissibile ritardo dell’invio della stessa  alle Camere, non ci può soddisfare completamente.

La manovra finanziaria ,  sul piano quanti/qualitativo, muove ben 27 miliardi di euro di cui  10 miliardi di euro di “ una tantum “ ,  dato in contrasto con gli  interventi strutturali.

Poco convincente il D.L. fiscale, collegato al D.d.L. stabilità,  chiamato “ abolizione Equitalia “ un canto delle Sirene che potrebbe portarci sugli scogli di Scilla e Cariddi.

La revisione della riscossione è un atto strutturale se collegato alla riforma del sistema fiscale  a cominciare dalla Agenzie Fiscali, oggi in forte sofferenza sul piano organizzativo ma anche  per effetti di una legislazione obsoleta, talvolta inutilmente vessatoria e contraddittoria, frutto di pezze messe a cadenza annuale.

Non ci scandalizziamo a chiamare per nome e cognome le sanatorie fiscali o condoni.

Riteniamo utile il condono o rottamazione delle  cartelle esattoriali in sofferenza, un atto di sano realismo, anche se abbisognevole di aggiustamenti nel merito. .

La Federazione di Modena ha formalmente posto  , da anni, in sede locale, la percorribilità politica e giuridica dell’atto di recupero di crediti in sofferenza, ricevendone  netti rifiuti da parte di Sindaci,quasi tutti del PD  e rappresentanti politici della stessa  scuola ,  oggi plaudenti  .

E’ importante dare ai contribuenti il  nuovo assetto della riscossione, non vorremmo evocare il “ Pirandello “.ed il “ chi ha dato ha dato……….!

Sulla Voluntary bis , abbiamo messo in allarme il partito a far tempo dallo scandalo Panama con le sue  casseforti di conti segreti e cifrati.

Oggi si parla di una  Voluntary bis  o meglio di  un condono fiscale  sull’emersione dei conti domestici o beni o danari chiusi nelle casseforti di casa , nelle cassette di sicurezza o sotto il materasso. La cosa così come presentata non è politicamente convincente, salvo che il gettito atteso  venga dedicato ad interventi strutturali e che l’emersione degli imponibili venga considerato reddito a produzione pluriennale , quindi soggetti ad aliquota media e sotto il controllo/stima da parte  della Guardia di Finanza.

Si ritiene che la strada per salvare i saldi della manovra sta negli studi di settore.

Si parla di ridimensionamento e nuova funzione sul piano fiscale, siamo d’accordo, visto che ci siamo da sempre schierati per la loro abolizione. La  proposizione di un condono dedicato, appunto ai contribuenti soggetti agli studi, graduata in congrui e coerenti e non congrui e coerenti.

Non ci ha mai convinto la politica dei “ bonus “ compresi quelli dedicati al settore produttivo .

L’intervento sull’aliquota IRES, in calo di ben tre punti, il già intervento sull’IRAP con la  sterilizzazione del costo del lavoro dalla base imponibile, una flat tax per contribuenti soci di srl trasparenti, avrebbero dovuto essere accompagnate da una riduzione dell’aliquota IRPEF sugli scaglioni dei redditi medi……quale invito alla spesa sul mercato interno.

La norma sulla cancellazione dell’IRPEF degli agricoltori va sostenuta, ma riscritta per mettere al riparo, gli agricoltori, da accertamenti induttivi da parte del fisco .

Per quanto attiene alla manovra sull’IVA, si è convenuto sulla sterilizzazione della “ norma di salvaguardia “ ma qualche aggiustamento di aliquota va fatto, a Modena  avevamo avanzato l’ipotesi di una variazione di aliquota su beni di largo consumo popolare…..avevamo parlato, come esempio, il materiale scolastico.

La lotta alla evasione ed alla elusione fiscale deve essere un imperativo categorico con il potenziamento delle strutture periferiche delle Agenzie fiscali e della Guardia di Finanza.

Il depotenziamento territoriale dell’Agenzia delle Entrate ( vedi Sassuolo, Mirandola e Carpi) è una realtà che non ha avuto ancora  risposta da parte del Ministro ad una interrogazione dell’On/le Pastorelli Deputato Socialista, mentre non c’è riscontro nel potenziamento in uomini e mezzi nelle strutture della Guardia di Finanza, in forte sofferenza in provincia di Modena, nonostante gli importanti risultati raggiunti.

(Mario Cardone, Componente Direzione Provinciale PSI Modena)

 

 

















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