Il rapporto tra credito e imprese in Emilia-Romagna continua a dare segnali di progressivo lento miglioramento. Dopo aver raggiunto il punto di maggior criticità nel 2013, la situazione è andata progressivamente migliorando con una lenta tendenza positiva ancora in atto.
Questo è l’andamento di fondo che emerge dall’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio regionale sul credito realizzato da Unioncamere Emilia-Romagna in occasione delle periodiche rilevazioni congiunturali e condotta su di un campione rappresentativo di imprese in regione a metà del 2016.
A migliorare sono tutti i parametri di accesso (quantità di credito concesso, strumenti finanziari a disposizione e tempi di valutazione) e di costo (tassi applicati, garanzie richieste e costo complessivo) del credito.
Tuttavia, mentre per i parametri di accesso gli imprenditori soddisfatti sono tornati sopra il 50% già dal 2014, la stessa cosa non può essere detta per quelli di costo, ancora in bilico sulla soglia del 50%.
Queste risultanze vanno lette congiuntamente alle ultime rilevazioni ufficiali della Banca d’Italia che riportano una diminuzione degli impieghi da parte delle imprese. Tale calo sarebbe, quindi, da ricondurre a una minore domanda piuttosto che a un razionamento da parte degli istituti di credito.
Nonostante il miglioramento della situazione, 7 imprese su 100 nel corso del 2016 riferiscono di non essere state in grado di far fronte ai propri impegni, una percentuale non molto distante dall’8,6% del 2014 con una concentrazione settoriale nel commercio, specie se di piccole dimensioni e dell’abbigliamento.
Già dalle precedenti edizioni dell’Osservatorio era emerso che, in generale, le tipologie di imprese che riferiscono i migliori rapporti col credito sono le esportatrici, quelle con soci stranieri e quelle attive nei settori della meccanica.
All’opposto, quelle che paiono avere le maggiori criticità sono le imprese con la maggioranza di soci al femminile, le imprese artigiane e quelle attive nelle costruzioni.
E’ possibile comparare tra loro i diversi settori di cui si compone la nostra economia regionale in termini di accesso al credito tramite un quadro sinottico riassuntivo:
Dal quadro sinottico, si evince come i settori che presentano le maggiori criticità in termini di relazioni col credito siano la moda ed il commercio al dettaglio.
All’opposto, la meccanica è il settore le cui imprese riportano il miglior rapporto col sistema bancario.
In una situazione intermedia, alimentare, costruzioni ed altre industrie.
“L’indagine mostra segnali di miglioramento delle condizioni di accesso al credito, cioè, del rapporto tra banca e imprese, che concordano con quanto rilevato dal Sistema bancario in occasione della Congiuntura regionale” dice Alberto Zambianchi – presidente di Unioncamere Emilia-Romagna. “Sempre con riferimento alla Congiuntura attuale, non dobbiamo dimenticare che gli accenni di ripresa economica che stiamo vivendo faticano a consolidarsi e a prendere slancio. Uno dei pilastri più importanti sui quali lavorare per consolidare le fondamenta della ripresa, è sicuramente il rapporto tra credito e imprese”.
Questa tendenza al miglioramento è, con ogni probabilità, destinata a perdurare anche nei mesi a venire, anche grazie al proseguimento delle operazioni di Quantitative Easing lanciate dalla Banca Centrale Europea, sempre che non intervengano shock esterni a limitare domanda e offerta di credito.
La ventilata progressiva riduzione di queste azioni di sostegno (Tapering), in un contesto caratterizzato dai ben noti problemi di bilancio di molte banche (peso dei non “performing loans” ossia crediti con rimborso problematico), potrebbe mettere a repentaglio una parte dei risultati positivi conseguiti sinora.
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[1] Questo quadro sinottico è stato ottenuto seguendo il seguente procedimento: 1) sottraendo alla percentuale di imprese che valuta il parametro come adeguato la percentuale di imprese che valuta il parametro come inadeguato; 2) ordinando i parametri a per livello di criticità decrescente degli stessi; 3) inserendo le frecce colorate a secondo del fatto che, per ogni settore, il parametro fosse maggiore (freccia verde verso l’alto), minore (freccia rosso verso il basso) oppure sostanzialmente simile (freccia gialla orizzontale) alla media regionale (riportata nella colonna Totale). Nella colonna del totale, relativo alla media regionale, i circoletti colorati sono stati attribuiti in base al fatto che i valori esprimessero una situazione positiva – imprese che valutano positivamente il parametro maggiori di quelle che valutano negativamente lo stesso (circoletto verde), negativa – imprese che valutano positivamente il parametro minori di quelle che lo valutano negativamente (circoletto rossa) oppure sostanzialmente neutra (circoletto giallo).