Il Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena ha elaborato i dati provinciali contenuti nell’Osservatorio Regionale sul Credito realizzato da Unioncamere Emilia Romagna. Il report mostra un progressivo miglioramento delle condizioni del credito nei primi sei mesi del 2016, sia in Emilia Romagna che nella provincia di Modena. Infatti rispetto agli anni 2012 e 2013, quando si è raggiunto il massimo della stretta creditizia in Italia, sono migliorati molti parametri relativi sia all’accesso al credito, sia al costo ad esso collegato.
Nel dettaglio, per quanto riguarda la provincia di Modena la maggioranza delle imprese dichiara invariata la propria necessità di credito, in una percentuale del 69% nell’industria manifatturiera e del 78% nel commercio.
Circa un quarto delle industrie manifatturiere invece dichiara un aumento della necessità di credito, mentre nel commercio tale quota rimane al 17%. Residuali le imprese che dichiarano una diminuzione.
A conferma di ciò sono ben il 97% le imprese manifatturiere che affermano di essere in grado di adempiere agli impegni finanziari con le banche e il 60% di esse non ha richiesto alcun finanziamento negli ultimi sei mesi. Valori simili si trovano anche nel commercio, dove il 95% delle imprese riesce a rimborsare i propri prestiti, mentre il 64% di esse non ha chiesto alcun finanziamento nel 2016.
Inoltre anche tutti gli altri indicatori relativi al credito inviano segnali positivi. Ad esempio sono in maggioranza le imprese che ritengono adeguate le condizioni di accesso al credito: nel commercio sono più del 70% le imprese che giudicano adeguati la quantità di credito disponibile, la tipologia di strumenti offerti e i tempi di accettazione delle richieste. Nell’industria la quantità di credito disponibile è adeguata nell’80% dei casi, la tipologia di strumenti soddisfa i tre quarti delle imprese, mentre i tempi di accettazione delle richieste sono ragionevoli per il 61% delle imprese.
Discorso differente invece emerge per il costo del credito: in questo caso le risposte del commercio si differenziano nettamente da quelle dell’industria manifatturiera che sono più positive. Infatti più della metà delle imprese di produzione dichiara che è adeguato il tasso applicato al finanziamento (64%), così come le garanzie richieste (56%) ed il costo complessivo (63%). Sono invece meno soddisfatte le imprese del commercio, che gradiscono il tasso applicato (51%), mentre la maggioranza ritiene non adeguate le garanzie richieste (58%) e il costo complessivo dell’operazione di finanziamento (61%).
Si ritrova la stessa divergenza tra i due settori analizzando anche le criticità nei rapporti con le banche: per la maggioranza delle imprese manifatturiere non vi è alcuna criticità (42%), l’altra quota rilevante (32%) è contrariata dall’aumento dei costi e delle commissioni. Nell’analisi del commercio le proporzioni si invertono e la maggioranza delle imprese ritiene che siano eccessivi i costi e le commissioni dei finanziamenti (48%), mentre solamente per il 33% di esse non vi è alcuna criticità.