Sabato 26 novembre si svolgerà a Mirandola, presso l’Aula Magna “Rita Levi Montalcini”, il convegno “In santità ostinata e contraria. Don Zeno e i “matti di Dio”.
L’iniziativa prende il via alle 10 con i saluti delle autorità e sarà presieduta da Remo Rinaldi. “I preti cristiani” è il titolo dell’intervento di Alberto Melloni. Don Maurilio Guasco parlerà invece de: “Preti fuori dagli schemi: Don Zeno di Nomadelfia”. In seguito interverranno Federico Ruozzi (“Pare proprio che nella Chiesa di Dio sia severamente proibito credere in Dio. Don Lorenzo Milani e la Chiesa fiorentina”), Giulia Grossi (“Don Alberto Altana e il popolo sinto”) e Massimo Toschi (“Don Giovanni Rossi: un organizzatore di Dio”).
Il pomeriggio il convegno si sposta nella Sala Saulli di San Giacomo Roncole in via Statale Sud, 265. I lavori pomeridiani sono presieduti da Alberto Melloni. Alle 15.30 è previsto l’intervento di Remo Rinaldi su: “Don Zeno e il Concilio Vaticano II”, seguito da Mariangela Maraviglia che parlerà di: “Padre David Maria Turoldo e la città dell’utopia salvatrice”.
L’iniziativa sarà conclusa da: Enrico Galavotti (“La Chiesa serva di Don Dino Torreggiani”), Fabio Milana (“Uno che amava Gesù. (Don) Giuseppe Sandri. A proposito dell’inchiesta di “Comunità” su Nomadelfia”) e Riccardo Saccenti (“Il sogno di santità e l’imposizione del chiostro: Giovanni Vannucci e l’esperienza di Nomadelfia”).
Organizza il Comune di Mirandola, in collaborazione con la Fondazione Nomadelfia, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e il patrocinio della Regione Emilia Romagna.
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Sarà visitabile fino al 26 novembre 2016, negli orari di apertura della scuola media “Montanari” (via Nuvolari, 4), la mostra #grandeguERra. L’Emilia-Romagna tra fronte e retrovia, promossa dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con l’Istituto per la Storia e le Memorie del ‘900 Parri E-R, il Museo Civico del Risorgimento e la Rete degli Istituti Storici dell’Emilia Romagna e con la partecipazione dell’Associazione di ricerca storica Clionet. La mostra commemora il centenario della Grande guerra attraverso un percorso visivo che approfondisce il ruolo che la regione emiliano-romagnola ebbe durante il conflitto. Essa fu infatti fulcro del “fronte interno”, ossia il meccanismo di mobilitazione che coinvolse i territori non direttamente toccati dal fronte del conflitto. La mostra è stata inaugurata sabato 5 novembre in occasione della Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, alla presenza delle classi terze della scuola “Montanari”. La dirigente, Paola Campagnoli, ha esortato gli studenti a non dimenticare questo evento chiave della nostra storia, che ha portato tante sofferenze ma che deve essere monito per perseguire sempre la pace.
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Domenica 27 novembre, invece, si svolgerà in centro storico a Mirandola la terza edizione del mercatino dell’artigianato artistico, promosso dall’associazione culturale Leggermente. L’allestimento delle postazioni degli artigiani inizierà già dalle ore 10 presso la Galleria del Popolo: abiti, gioielli creati con materiali di recupero, arredamento e altro ancora. Nella giornata sono previsti anche interessanti appuntamenti: il laboratorio “La fabbrica del colore” e “Il Conciorto”. Il laboratorio, che sarà tenuto dall’associazione LeFave di Verona, è uno spazio per bambini (e non solo) dai 5 anni, dove cimentarsi creando stampe monotipo con pigmenti naturali come curcuma, curry eccetera, oltre a lasciare il segno con timbri. Per chi volesse tornare piccino, i ragazzi dell’associazione LeFave vi aspettano alle ore 16 al primo piano del Bar La Fenice. Il laboratorio è su prenotazione e i posti sono limitati. Per prenotare basta una semplice mail all’indirizzo associazioneleggermente@gmail.com. Terminato il laboratorio, l’appuntamento è sempre al primo piano del bar La Fenice con Biagio Bagini e Gian Luigi Carlone, che si cimenteranno in uno spettacolo veramente speciale: una base vegetal-musicale sarà arricchita dalle parole di Bagini, che srotolerà la voce per bellissime canzoni. Il risultato è una musica minimale fatta di verdure, chitarra, sax e voce con testi a tema ortofrutticolo. Per tutte le informazioni e il programma della giornata: associazioneleggermente.weebly.com