Anche in seguito alle forti sollecitazioni dei sindacati confederali e degli inquilini di Modena, è stata sospesa l’applicazione del nuovo regolamento per il calcolo del nuovo canone degli alloggi popolari che doveva andare in vigore dal 1° gennaio 2017, in base alla delibera di Giunta n.186 del 24 giugno scorso.
Infatti a seguito dell’incontro unitario di ieri tra Cgil Cisl Uil, Sunia Sicet e Uniat e l’assessora regionale Gualmini, si è concordato di sospendere per 6 mesi il nuovo metodo di calcolo e di applicare dal 1° gennaio 2017 solo la nuova Isee.
Nelle settimane scorse, Cgil e Sunia di Modena, avevano denunciato, anche a mezzo stampa, gli effetti iniqui che avrebbe prodotto l’applicazione della nuova normativa regionale, causando un aumento rilevante dei canoni per le famiglie con fasce di reddito più basse, e l’abbassamento del canone per le fasce di reddito più alte.
Durante il periodo di sospensione dei 6 mesi, si valuterà l’impatto sui canoni dell’applicazione della nuova Isee. Nel frattempo la Regione Emilia Romagna convocherà tavoli tecnici tra Comuni Acer e Sindacati per trovare i correttivi all’impianto normativo e costruire un sistema di canoni più equo, lasciando più margini di flessibilità ai territori per adeguare le normative alle caratteristiche degli affitti locali.
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