Come innovare la democrazia, a partire dall’esperimento riuscito della raccolta fondi civica e partecipata “Ataldegmè”: sarà questo l’interrogativo al centro del convegno che si terrà sabato 3 dicembre a Soliera, a partire dalle ore 9.30, presso il Nuovo Cinema Teatro Italia di via Garibaldi 80. Nutrito il parterre dei relatori: dopo il sindaco di Soliera Roberto Solomita interverranno Luca De Biase, fondatore della rivista Nòva, l’inserto che il Sole 24 Ore dedica all’innovazione; Rodolfo Lewanski, docente di Democrazia partecipativa e Analisi delle politiche pubbliche presso l’Università di Bologna; l’esperta di crowdfunding e consulente della piattaforma DeRev Marcella Loporchio, il tecnico di garanzia della partecipazione della Regione Emilia Romagna Leonardo Draghetti, il responsabile dei processi partecipativi di Noema Filippo Ozzola e Edda Solmi, presidente del Consiglio dui quartiere di Appalto.
“Ataldegmè” è un percorso partecipativo che ha visto impegnata la comunità di Soliera per tutto il 2016. Protagonisti dell’iniziativa sono stati direttamente i cittadini, articolati nel capoluogo e nelle frazioni: Soliera Centro, Limidi, Sozzigalli-Secchia e Appalto. Le proposte sono stati presentate, poi vagliate dai tecnici, discusse, rimodulate e infine votate dai cittadini per sceglierne una per quartiere o frazione. Per i quattro progetti selezionati è stata attivata una raccolta fondi civica (crowdfunding e fundraising), coronata da successo, tanto che verranno tutti realizzati nel 2017. Da parte sua, il Comune di Soliera ha messo a disposizione i fondi per coprire la parte restante dei costi di realizzazione.
L’esperienza di “Ataldegmè” si inserisce in una fase di cambiamenti politici, sociali e tecnologici, caratterizzata da una diffusa richiesta di nuove forme di partecipazione civica e politica. Da diversi anni si sperimentano – anche in Italia – metodologie e buone pratiche di processi partecipativi e di cittadinanza attiva. Il convegno solierese vuole mettere a confronto esperienze, competenze e profili diversi, domandandosi come e quanto queste nuove pratiche potranno fornire il loro contributo nel rinnovare le relazioni tra amministrazioni e cittadini e dunque la qualità democratica.
L’ingresso è libero.