Dieci milioni di donne italiane fanno rinunce sul lavoro per gli impegni familiari. Ce ne ha parlato Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti, sulla base dei dati Istat. Sono poco meno di 10 milioni, infatti, le donne che nel corso della loro vita, a causa di impegni familiari, per una gravidanza o perché i propri familiari così volevano, hanno rinunciato a lavorare, hanno dovuto interrompere il lavoro, o non hanno potuto accettare un incarico. Si tratta, come spiega l’Istat, del “44,1% della popolazione femminile tra 18 e 74 anni. Tutte accumunate dal fatto di avere, a causa di impegni e responsabilità familiari, per una gravidanza o semplicemente perché i propri familiari così volevano, detto di no ad un impiego o averlo dovuto lasciare o comunque si sono viste costrette a rifiutare un incarico lavorativo o, ancora, hanno preso congedi con retribuzione parziale, hanno ridotto le ore di lavoro o accettato incarichi di minore importanza. a stessa esperienza è vissuta da un ammontare di uomini pari a meno della metà (poco più di 4 milioni, 19,9% della popolazione maschile della stessa fascia d’età).
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