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Export in crescita in provincia di Modena nei primi nove mesi del 2016

Dall’elaborazione del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena risulta positiva la variazione delle esportazioni modenesi nei primi nove mesi del 2016. Infatti il totale export passa da 8.822 milioni di euro del 2015 a 9.009 milioni nel 2016, con un incremento tendenziale pari al +2,1%. Il confronto territoriale mostra come il dato provinciale sia migliore dell’andamento regionale (+1,5%) e ancor più di quello nazionale, pressoché stabile (0,5%).

Come per gli altri trimestri, la stabilità del dato italiano nasconde al suo interno andamenti molto differenti: vi sono regioni in forte crescita come la Basilicata (+76,6% grazie all’incremento dell’industria automobilistica) e l’Abruzzo (+12,1%), mentre le più negative sono la Sardegna (-21,4%) e la Sicilia (-21,2%) a causa della diminuzione di vendite di prodotti petroliferi raffinati.

All’interno dell’Emilia Romagna le province più dinamiche risultano Rimini (+13,3%) e Piacenza (+8,2%), Ferrara è in forte calo (-14,2%), mentre Ravenna registra una diminuzione più contenuta (-3,2%).

Tornando ai dati modenesi, la chiusura estiva della gran parte delle imprese ha causato il consueto calo congiunturale del terzo trimestre, che così perde il 5,6% rispetto al secondo, tuttavia tale diminuzione è la minore degli ultimi tre anni.

Nel 2016 rimontano i settori che hanno segnato il passo durante il 2015: buonissimo infatti l’andamento dei trattori (+12,3%), della ceramica (+9,1%) e degli ‘altri settori’ (chimica, gomma e mobili) (+7,8%). In ripresa anche il tessile abbigliamento (+3,8%), mentre cedono terreno i settori che per diversi anni hanno trainato l’export modenese: biomedicale (-2,3%), macchine e apparecchi meccanici (-1,8%) e mezzi di trasporto (-0,9%).

A livello di aree mondiali verso cui è diretto l’export modenese, si inverte la tendenza mostrata negli anni passati dove le aree più dinamiche erano i paesi in via di sviluppo, mentre languivano le esportazioni verso l’Unione Europea. Nei primi nove mesi del 2016 infatti registrano una crescita sensibile sia i quindici paesi storici dell’Unione Europea (+9,7%), sia i 13 paesi entrati nell’Unione successivamente (+7,2%), mentre crolla il mercato dell’America Centro Sud (-22,8%) e rimangono in difficoltà il Canada-Groenlandia (-6,9%) e l’Africa.

Si registrano inoltre diversi cambiamenti anche nella classifica dei primi dieci paesi di sbocco per valore di esportazioni: gli Stati Uniti, da anni in costante aumento, cambiano direzione e calano del 9,4%, inoltre perdono l’11,1% i Paesi Bassi. In forte ripresa invece tutti i maggiori paesi europei, con un massimo per la Spagna (+19,3%), l’Austria (+16,2%) e il Regno Unito (+13,0%) che con tale risultato sembra fugare ogni timore relativo alla Brexit.

















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