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Strage Bologna: l’Assemblea Legislativa dell’E-R cerca, forma e ospita attori “popolari”.

Attori non professionisti per raccontare, il prossimo 2 agosto, le 85 storie delle vittime della strage di Bologna del 1980 lungo le strade della città. È questa l’iniziativa promossa e presentata in Assemblea oggi, 23 dicembre, in occasione dell’anniversario di un’altra strage che ferì Bologna (quella del rapido 904), dalla presidente Simonetta Saliera, dal direttore generale Leonardo Draghetti, dal regista teatrale Matteo Belli, dalla storica Cinzia Venturoli con il vicepresidente dell’associazione dei famigliari delle vittime 2 agosto, Paolo Lambertini.

“L’Assemblea vuole che il 2 agosto diventi un momento propulsivo e non solo celebrativo attraverso una dimostrazione di creatività”, spiega Draghetti, che con Saliera ricorda l’impegno che l’istituzione ha sempre portato avanti per la memoria. “Oggi viviamo tanti altri momenti di stragi e il dolore del 2 agosto viene rinnovato ogni volta”, ricorda la presidente. “Conserviamo tante immagini di quel momento di quasi 37 anni fa – l’orologio, l’autobus, i taxi, la gente che corre: ora però vorremmo dare seguito con le emozioni”. E così, dopo aver preso forma con le cartoline realizzate e distribuite durante l’anniversario 2016, nel 2017 i racconti si arricchiranno anche delle voci dei narratori. Si tratterà di volontari, semplici cittadini, che, guidati dalla storica Venturoli e dal regista Belli, adotteranno una delle 85 storie, la riscriveranno e infine la racconteranno per le strade e gli angoli della città. “Cerchiamo persone che vogliono mettersi a disposizione, gemellarsi con la storia e, attraverso la propria vita, raccontare quella interrotta” spiega Saliera. Alcuni degli 85 luoghi sono già noti ma l’idea è anche quella di coinvolgere location minori, di passaggio, in modo che tornino a far parte di una mappatura collettiva. “Ogni narratore terrà la propria postazione per dimostrare che ogni luogo è degno di attenzione, che esiste” ricorda Matteo Belli. “Vogliamo costruire insieme un progetto che nasce da una storia vera e che vuole essere un luogo di testimonianza, un cantiere che coinvolge tante persone”.

Del reclutamento e della formazione dei volontari si occuperà l’Assemblea legislativa, che documenterà anche l’evento. Il 2 agosto la breve performance verrà replicata da ogni narratore 12 volte da mezzogiorno a mezzanotte in zone sempre diverse. Bologna diventerà palcoscenico e cantiere di narrazione popolare: tutti avranno modo di ascoltare le voci sulle persone uccise 37 anni fa, guidati da una mappa dei luoghi narranti.  “Oggi sembra finita l’epoca in cui si raccontavano le storie, si andava a veglia, e invece noi vorremo recuperarla per continuare a legare il passato al presente e al futuro”, spiega Cinzia Venturoli che in questi anni con l’associazione Vittime 2 agosto è andata nelle scuole coinvolgendo più di 2.800 ragazzi. “Vorremmo che fossero soprattutto i giovani a partecipare all’iniziativa” continua Paolo Lambertini. Non è necessario essere attori professionisti per prestare la propria voce: chi è interessato può inviare la propria adesione via mail a cantieredueagosto@gmail.com con lettera di motivazione. Ci sono cinque settimane di tempo. C’è anche una pagina Facebook dove trovare tutte le informazioni: “Cantiere 2 Agosto – 85 Storie per 85 Palcoscenici”, che è stata pubblicata proprio durante la conferenza stampa tenutasi in diretta su Facebook. Sono previsti tre incontri “di cantiere” dedicati agli aspiranti volontari: i primi due a febbraio e maggio in Assemblea legislativa (viale Aldo Moro 50) dove Belli e Venturoli spiegheranno come lavorare sulle storie per la scrittura e la resa scenica e un terzo la sera dell’1 agosto in Piazza Nettuno dove si terrà un ‘Discorso ai narratori’ in vista dell’evento itinerante. Altri momenti formativi individuali per preparare le singole performance sono previsti al Centro dell’attore sinfonico a Pianoro, nel Bolognese. “Si tratta di una grande emozione per me”, confessa Belli. “Sono certa che la nostra città sarà positivamente reattiva,” conclude la presidente Saliera.

(Francesca Mezzadri/Andrea Perini)

















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