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Sabato inaugurano le nuove scuole elementari di Lagaro: ecologiche, antisismiche e realizzate in tempo di record

Gli studenti delle scuole elementari di Lagaro (Castiglione dei Pepoli) a partire dal 16 gennaio potranno seguire le lezioni in una scuola nuova di zecca. Lo stabile nasce seguendo i più recenti dettami in materia architettonica: costruita in legno, con riscaldamento a pavimento e alimentato a cippato, antisismico e con spazi studiati per adeguarsi alla didattica. Costata circa 700 mila euro e realizzata in poco più di un anno grazie all’impegno di tecnici comunali, imprese impegnate nei lavori e volontari di Lagaro che hanno contribuito a rendere fruibili i locali, la scuola sarà inaugurata sabato 14 gennaio in una cerimonia prevista alle ore 10 a Lagaro.

Il trasferimento delle scuole elementari nel nuovo plesso, adiacente alle scuole materne, libererà spazio per ospitare le scuole medie sfrattate alcuni anni fa dagli immobili parrocchiali che le ospitavano.

L’inaugurazione conclude una storia complessa che ha destato non poche preoccupazioni negli anni scorsi tra la comunità appenninica: la Parrocchia di Lagaro infatti dava in affitto al comune  uno stabile che ospitava le scuole medie. I problemi cominciano nel 2008 quando la chiesa chiede di raddoppiare il canone d’affitto portandolo da 11 mila a 22 mila euro annui. Tra perizie  e negoziazioni si arriva alla proposta del comune di arrivare a 16 mila euro di affitto,  oppure di acquistarlo, vista anche la necessità di adeguare lo stabile alle più recenti procedure di sicurezza. La Parrocchia tuttavia comunica la volontà di non vendere l’immobile alla fine del 2012, e predispone un successivo sfratto. Non sono in pochi a ricordare che questo diniego rientrava comunque in un contesto di rapporti difficili, con la parrocchia che chiedeva di ottenere l’uso esclusivo della piazza di Lagaro, e il comune che negava questa possibilità temendo gli effetti che avrebbe avuto sui parcheggi e la fruizione di iniziative pubbliche.

Posta di fronte allo sfratto la giunta comunale guidata allora da Daniela Aureli ha valutato le ipotesi plausibili: il trasferimento degli studenti nelle scuole di Castiglione, la ristrutturazione della vecchia scuola di Spianamento, o la scelta più azzardata e coraggiosa: la costruzione di un nuovo edificio. Obiettivo raccolto e portato a termine dal suo successore Maurizio Fabbri, che commenta: “Nonostante dubbi, polemiche, pareri contrari, siamo riusciti a dare una nuova scuola un territorio importante come Lagaro e Creda. Da una situazione difficile dovuta a scelte molto discutibili della Curia, il paese si è unito, amministratori, cittadini e insegnanti, così da trasformare un problema in un’opportunità, come aveva giustamente previsto il sindaco Daniela Aureli che ringrazio perché per questo progetto si è spesa molto. È nella scuola che si forma una comunità di cittadini. Perdere questo fondamentale luogo di istruzione, socialità, educazione sarebbe stato pericoloso per il futuro, oltre che inaccettabile per il presente.”

Il sindaco sottolinea poi orgogliosamente che le scelte del Comune di Castiglione dei Pepoli potranno diventare riferimento per altri territori, ricordando però che tutto ciò è stato reso possibile anche dalle politiche del Governo che hanno reso accessibili i fondi per la costruzione di nuove scuole.

















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