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Presentati il progetto del Polo Scolastico di Spezzano e quello alternativo

Si è svolto ieri sera a Casa Corsini, martedì 14 marzo 2017, l’incontro pubblico organizzato dall’Amministrazione Comunale di Fiorano Modenese per presentare il ‘Programma legato al nuovo polo scolastico di Spezzano e all’hospice’, dopo la ratifica, da parte del Consiglio Comunale, delle risultanze della conferenza preliminare. Il Comitato ‘No consumo del territorio Valorizziamo l’Esistente’ ha esposto ai  partecipanti un’ipotesi di progetto alternativo.

E’ stato il sindaco Francesco Tosi a svolgere l’intervento iniziale mostrando un video del Movimento 5 Stelle nel quale gli si chiedeva di spiegare quali interessi pubblici e privati ci siano dietro all’accordo di programma. Rivendicando un percorso di totale trasparenza e partecipato, con l’obiettivo di fare l’interesse della comunità, Tosi ha ribadito come il programma sia stato approvato  e ratificato in Consiglio Comunale nel luglio scorso e in febbraio, programma che realizza l’impegno di mandato di mettere in sicurezza sismica e di efficientamento energetico gli edifici pubblici, a partire dalle scuole, con realismo, tenendo conto delle risorse disponibili. Gli uffici tecnici hanno individuato nella scuola dell’infanzia Rossi e nella scuola primaria Ciro Menotti i due interventi prioritari.

Contestualmente – su questo il sindaco ha espresso la sua soddisfazione per il traguardo raggiunto – i comuni del distretto hanno deciso di dare concretezza alla volontà di costruire un hospice.

Riguardo al polo scolastico la necessità del Gruppo System di un ampliamento che darà lavoro a 500 tecnici, senza emissioni inquinanti essendo destinato ad attività di studio, progettazione, ricerca e la disponibilità della famiglia Leonardi a vendere il loro terreno (35.000 mq) a un prezzo di 10 euro a mq, vincolandolo alla finalità di edifici scolastici, si è coniugata con le esigenze dell’amministrazione comunale di realizzare una scuola dell’infanzia, una scuola primaria, una palestra e il nuovo centro pasti.

Francesco Tosi prima e l’architetto Roberto Bolondi, dirigente comunale poi, hanno dettagliato il progetto, nella sostanza quello già conosciuto.

L’assessore alle politiche educative Fiorella Parenti ha dettagliato le opere e fornito alcune cifre: 20.000 mq di parco urbano, 9.000 metri di parcheggi e opere urbanizzazione, 6700 mq area recintata per la scuola dell’infanzia di 1.400 mq ad un solo piano e 4 sezioni;  in un’area recintata di 6.490 mq,  mq 2200 di scuola primaria con 10 aule, 5 laboratori, refettorio da 100 posti; palestra di 1000 mq omologata per le competizioni, con un centro civico polivalente utilizzato dalle scuole e dai cittadini; il centro pasti di mq 1680 per 700 pasti al giorno. E’ un progetto che risponde pienamente agli indirizzi ministeriali che chiedono: resistenza antisismica, efficienza energetica, uso energie rinnovabili, no barriere architettoniche (realizzazioni ad un piano), in zone salubri, poco rumorose, pianeggianti.

Christian  Barbieri, presidente di ‘Amici per la vita’, che da sempre si batte per la realizzazione di un hospice, in seguito alle polemiche dei giorni scorsi, ha spiegato che hospice non significa ricovero ma una struttura che riconduce a una casa, dove non si va per morire, ma per  momenti di sollievo a sostegno delle famiglie.

L’architetto Roberto Bolondi ha informato l’assemblea della prossima pubblicazione, il 222 marzo, sul bollettino della regione del programma per il polo. Da allora ci saranno 60 giorni di tempo nei quali ognuno potrà presentare osservazioni.

E’ quindi intervenuta Monica Poggioli, rappresentante del Comitato ‘No consumo del territorio Valorizziamo l’Esistente’ la quale ha ringraziato l’amministrazione per essere stata chiamata a partecipare alla conferenza preliminare e per lo spazio ricevuto; ha ricordato come sulle loro posizioni sono anche Italia Nostra, Legambiente e Soprintendenza. Ha chiarito di non essere contro l’hospice ma di richiedere una collocazione più consona ed ha chiesto scusa se qualcuno si è sentito offeso per il testo della petizione, causa di polemiche sui social nei giorni scorso. Ha precisato infine che l’abbandono di Villa Moreali Menotti non è attribuibile né al comune né alla sovrintendenza ma alla proprietà.

L’architetto Marco Amarossi ha quindi illustrato, con un intervento complesso che ha affrontato sia le costruzioni che realizzerà il gruppo System, sia il concetto di consumo zero e delle nuove visioni urbanistiche,  l’ipotesi alternativa proposta dal comitato, che prevede di non fare il centro pasti (“Conviene convenzionarsi con un ristorante”) e di realizzare l’intervento nell’attuale complesso delle Ciro Menotti perché “il centro deve pulsare di vita e di persone”. Sarebbero abbattute la palestra e l’ala est, lasciando le attuali vecchie scuole, in quanto vincolate; si parla di edifici a più piani, con il fronte avanzato su Via Statale affinché prosegua il costruito che lo circonda; la sede stradale sarebbe ridotta per dare priorità a pedoni e ciclisti. Quanto all’annunciato costo zero del progetto, è stato soltanto tratteggiato per cui si comprende che dovrebbe derivare dal risparmio del terreno non comprato, dalla non realizzazione del centro pasti, dal conto termico che secondo Amarossi consente di pagare l’edificio realizzandolo a energia ‘quasi zero’,  avvalendosi di rimborsi del 65% dallo stato e da un contributo della regione.

















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