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Cicloturismo nell’Area Nord: la ricetta per dare vita a buone strutture ricettive

Nel corso dell’incontro “Progetti e idee per sviluppare il cicloturismo nella Bassa Modenese” che si è tenuto il mese scorso alla Foresteria Cavicchioli di San Prospero sulla Secchia è intervenuta anche Rossella Daolio, Responsabile Prodotto Cicloturismo e guida ambientale e turistica dell’Agenzia “Verde Natura”, che ha fornito ai presenti alcune indicazioni sulle strutture e le condizioni richieste da un territorio, come quello dell’Area Nord, che intende investire nel settore cicloturistico. Le necessità dei cicloturisti cambiano a seconda del tipo di vacanza che essi scelgono di trascorrere, ma nel complesso il territorio che accoglie i cicloturisti deve essere in grado di fornire assistenza, indicazioni sugli itinerari e i luoghi di maggior interesse e deve essere dotato di strutture di accoglienza per il riposo o il ristoro dei ciclisti o di “officine” per le riparazioni dei mezzi. “Le strutture ricettive – spiega Daolio – devono essere radicate nel territorio, avere a disposizione materiale informativo sulla zona e avere personale in grado di fornire indicazioni sugli itinerari. E’ importante offrire ai cicloturisti colazioni rinforzate e prodotti tipici della cucina locale, tenendo sempre conto delle possibili intolleranze alimentari. Una struttura che mette a disposizione mezzi adeguati al trasporto di bici e bagagli, dotata di uno spazio per il ricovero e la riparazione delle biciclette sarà sempre preferibile”. Gli itinerari prediletti dai cicloturisti sono omogenei per tappe, sicuri, dotati di una segnaletica precisa ed offrono varianti e punti d’interesse. Chi viaggia in libertà utilizza road book, mappe e guide cartacee e chi si sposta in gruppo è invece accompagnato da una guida. I road book forniti dai tour operator contengono itinerari segnati, informazioni sui luoghi d’interesse della zona (nomi, indirizzi, orari di apertura), ma anche indicazioni sui punti di ristoro e riparazione. “In generale – conclude Daolio – chi sceglie una vacanza in bicicletta, sia che lo faccia per passione, per seguire una moda o per adottare consapevolmente un diverso stile di vita, cerca contatto con la natura e con i luoghi attraversati, relax, avventura e occasioni per socializzare ed il territorio deve sapersi adeguare a queste richieste”.

















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