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Modena, Get online Week 2017: molto più di una settimana digitale

Richiamare l’attenzione dei cittadini sull’uso sicuro e consapevole di Internet e di tutti i media digitali, i servizi on line e le opportunità di sviluppo grazie all’uso dei media digitali. Sono gli obiettivi di Get online Week (GOW) 2017, la settimana di eventi dedicati al digitale che si svolge in oltre 20 Paesi dal 27 marzo al 2 aprile. L’iniziativa annuale è promossa dall’associazione no profit Telecentre Europe Digital Community Networking e patrocinata dalla Commissione Europea per sensibilizzare sull’importanza dell’uso di Internet e degli strumenti digitali. 

A Modena le iniziative di GOW sono organizzate dall’Amministrazione comunale insieme ad Ancescao, Unimore, Ervet, Istituto Corni e prenderanno il via già il 25 marzo nell’ambito del progetto regionale Pane e Internet, a cui il Comune aderisce con attività dedicate all’alfabetizzazione digitale e alla promozione della cultura digitale, per proseguire durante tutto il mese di aprile.

Sabato 25 marzo alle 15 al Memo di viale Barozzi 172 è in programma “Tutti in Rete”, incontro dedicato all’uso di Internet da parte di preadolescenti con risultati di ricerche e interventi a confronto. Parteciperanno Luigi Guerra dell’Università di Bologna e Ludovica Carla Ferrari, assessora a Bilancio e Smart City del Comune di Modena. L’incontro è riconosciuto come formazione per gli insegnanti. Per le iscrizioni: www.comune.modena.it/memo nell’area interattiva mymemo.

Lunedì 27 marzo alle 10 presso la Biblioteca Delfini di corso Canalgrande è in programma “Emilib: la biblioteca digitale”, corso per bibliotecari del Polo modenese a cura di Francesco Pandini.

Inoltre, il programma di inclusione digitale del Comune di Modena propone la presenza di ‘facilitatori digitali’ nelle biblioteche modenesi attraverso il progetto “Internet: più facile in biblioteca!”. Chi è interessato a questa forma di volontariato informatico e desidera partecipare gratuitamente al corso di formazione può comunicare la propria disponibilità in una delle biblioteche comunali o via mail a biblioteche@comune.modena.it.

Lunedì 27 marzo GOW continua alle 15 alla Palestra Digitale Makeitmodena di strada Barchetta 77 dove ci si concentra su “Lavori digitali con i social media e opportunità per le piccole imprese” con un workshop a cura di Sara Caminati. Mercoledì 29 marzo alle 10 nella sala civica di via Viterbo 80 è in programma “Informatica assistita: un progetto di successo” a cura del Comitato Anziani ed Orti Sant’Agnese San Damaso. Venerdì 31 marzo alle 17 alla Biblioteca Crocetta di largo Pucci 33 c’è “Genitori digitali” a cura di Monica Campion.

Sabato 1 aprile alle 10 il corso a cura di Francesco Pandini “Emilib, la biblioteca digitale per tutti”, che si svolge alla Biblioteca Delfini è aperto a tutti. Sempre sabato 1 aprile alle 19.30 presso l’associazione Casa della saggezza, misericordia e convivenza in via Portogallo 16 si svolge l’incontro condotto da Hajar Hafiane e Marco de Giorgio per imparare a “Usare bene Internet in famiglia: nuovi servizi utili e rischi da evitare”.

Gli appuntamenti con il digitale proseguono giovedì 13 aprile alle 16 alla Biblioteca Delfini con “E-book questi sconosciuti” a cura di Chiara Alboni e giovedì 27 aprile alle 15 al Memo di viale Barozzi 172 con “Emilib, la nuova biblioteca digitale per i lettori di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia”, corso per insegnanti della scuola primaria e secondaria a cura di Francesco Pandini, riconosciuto come formazione per gli insegnanti (iscrizioni su www.comune.modena.it/memo nell’area interattiva mymemo).

Infine, lunedì 8 maggio alle 10 nell’aula magna IIS Corni di viale Leonardo da Vinci 300 l’appuntamento è con “I lavori digitali la parola ai nuovi professionisti” a cura di Giovanni Arata.

 

PREADOLESCENTI IN RETE

Tra i 6 e i 10 anni la prima volta. Poi anche tutti i giorni, in genere attraverso lo smartphone o il tablet, soprattutto per chattare con gli amici, scaricare video e musica. Lo si fa più che altro al pomeriggio o dopo cena, ma qualcuno anche al mattino, appena sveglio.

A dirlo è una ricerca sull’uso di Internet e social network condotta tra i ragazzi delle prime classi delle scuola secondarie di primo grado nell’anno scolastico 2015-16 dal Comune di Modena nell’ambito di “Crescere online, Internet sicuro” che prevede incontri in classe – principalmente alle medie ma anche alle superiori – per educare i ragazzi all’uso consapevole di internet, incontri con i genitori dei dieci istituti Comprensivi e momenti formativi rivolti ai docenti in collaborazione con il Centro ricerca interdipartimentale sulla sicurezza informatica di Unimore.

L’indagine sarà presentata sabato 25 marzo alle 15 al Memo di viale Barozzi 172 nell’incontro “Tutti in Rete, l’uso di Internet da parte di preadolescenti: risultati di ricerche e di interventi a confronto” che apre le iniziative di Get Online Week 2017 a Modena. Introdurrà l’assessora a Bilancio e Smart City del Comune di Modena Ludovica Carla Ferrari, sarà infine Luigi Guerra direttore del Dipartimento di Scienze della Educazione dell’Università di Bologna a commentare i risultati.

A rispondere alle domande della ricerca condotta a Modena sono stati tutti i ragazzi delle classi prime delle scuole secondarie di primo grado, ossia 1536 studenti ripartiti equamente tra maschi (51%) e femmine (49%). Si tratta di ragazzi che hanno tra gli 11 e i 12 anni: sono i cosiddetti nativi digitali.

Otto studenti su dieci hanno effettuato il primo accesso su internet in età scolare: tra i sei ed i dieci anni (79%); non mancano i più precoci (14%) che hanno iniziato a collegarsi al world wide web nella fascia pre scolare. Tra questi il 10% aveva tra i 4 ed i 5 anni.

Solo lo 0,2 per cento dice di non collegarsi mai, tutti gli altri sono on line da qualche volta a tutti i giorni attraverso la smart Tv, la consolle per i videogiochi, il Pc fisso o portatile, ma soprattutto il tablet e ancor più l’immancabile smartphone. A non possedere il cellulare in prima media è rimasto poco più di un ragazzo su dieci, altri possiedono un cellulare ma senza collegamento internet, mentre tre su quattro hanno in tasca il loro apparecchio smartphone. Da internet scaricano video, ascoltano e scaricano musica gratis, ma navigano anche per fare compiti e ricerche scolastiche, per giocare e chattare con amici, pubblicare foto e video di se stessi e degli amici.

Il momento della giornata in cui ci collega di più alla rete è il pomeriggio: il 97%; segue dopo cena e prima di addormentarsi; un terzo lo fa appena sveglio al mattino

Molti hanno un profilo su uno o anche più social network: Youtube quello più in voga (46%) seguito a ruota da Google+ e Instagram, più a distanza altri social: Snapchat (l’ha 1 ragazzo su 5), Facebook, Twitter.

A dichiarare di essere iscritto ad almeno un social è il 55% degli intervistati, pari a 846 studenti, anche se solo il 47% aveva dichiarato di utilizzare i social network, uno scarto che dipende dalla non esatta distinzione tra social e app, tanto che molti ragazzi indicano Whatsapp come un social network. Tutti coloro che hanno uno smartphone hanno infatti Whatsapp, quindi 3 studenti su 4.

Come già rilevato da precedenti indagini, non vi è sempre una piena consapevolezza delle conseguenze che possono derivare dall’inserire in internet informazioni e materiali inerenti la propria e altrui privacy.

Pubblicare foto e video di se stessi insieme a quelli in cui sono presenti amici è una modalità ampiamente condivisa (38 e 32% degli intervistati); piuttosto diffusa l’indicazione della scuola frequentata (19%), ma non mancano anche dati sensibili come il proprio cognome (26%), il numero telefonico (10%) e l’indirizzo di casa (4%) seppur con percentuali più contenute. Un 18% degli studenti mette sui social informazioni inerenti le proprie idee e opinioni personali.

Scende considerevolmente, rispetto alle indagini precedenti, la percentuale dei ragazzi che ammettono di dichiarare un’età diversa dalla propria (16%).

Inoltre, 65% dei ragazzi dichiara che in famiglia esistono regole di utilizzo di internet e il 63% è controllato dai genitori.

Una sezione del questionario era tesa a indagare in che misura l’utilizzo di internet e dei social da parte dei giovani possa condizionare la loro vita reale, in particolare nel rapporto con i genitori, nello studio e nel rapporto tra tempo dedicato all’offline e all’online.

Oltre la metà degli intervistati (53%) si riconosce nella situazione “negli ultimi 12 mesi i miei genitori si lamentano per il tempo che passo su internet” ed il 24,8% afferma che ciò accade quotidianamente o spesso. Il 27,5% conferma che “negli ultimi 12 mesi il mio studio risente negativamente della quantità di tempo che passo su internet” e il 20% che “perdo ore di sonno perché resto collegato in Internet”, mentre cerca di nascondere quanto tempo passato su internet il 19,7%.

 

“INTERNET BELLO E UTILE MA…”

Il progetto “Internet sicuro” è promosso dal Comune di Modena (Politiche giovanili, Smart City, Memo, Ufficio Gestione Rete dei Servizi per la Comunità, Ufficio Politiche per la legalità e le sicurezze) e realizzato nelle scuole da esperti dell’associazione Civibox.

Nell’anno scolastico 2015-16 hanno aderito tutte le scuole secondarie di primo grado di Modena: Calvino, Carducci e Sola a San Damaso, Cavour, Ferraris, Guidotti, Lanfranco, Marconi, Paoli, San Carlo, La Carovana, Sacro Cuore.

Obiettivo dell’intervento è di promuovere tra i ragazzi l’uso di Internet con consapevolezza, criticità, creatività.

La metodologia prevede due ore di intervento per classe in cui inizialmente si chiede ai ragazzi di compilare un questionario sulle loro conoscenze sulla rete e sull’uso che fanno di internet. Poi gli esperti illustrano potenzialità e rischi di internet e al termine delle due ore viene somministrato ai ragazzi un breve questionario di gradimento.

Dai risultati di quest’ultimo questionario emerge che circa il 93% dei ragazzi ammette di avere capito che su internet possono incorrere in rischi. In secondo luogo, oltre l’88% dei partecipanti dice di aver acquisito nuove informazioni e quasi l’87% afferma che d’ora in poi su internet sarà più prudente. Infine, circa il 77% ammette di avere capito che internet si può usare in maniera più creativa.

Oltre il 90% dice che attraverso “Internet Sicuro” si è sentito più responsabile e oltre l’81% più competente; oltre il 93% consiglierebbe l’esperienza agli amici e più della metà (53,1%) vorrebbe approfondire ulteriormente internet.

Inoltre, dopo l’incontro con gli esperti cambia anche il giudizio che i ragazzi hanno di internet che prima veniva indicato “bello, fico, utile, meraviglioso” dal 69% di loro e dopo solo dal 41%, mentre aumenta dal 6 al 23% la percentuale di quelli che lo definiscono “rischioso, pericoloso, che crea dipendenza” e passa dal 5 al 18% la percentuale che dichiara “internet utile ma rischioso, bello ma bisogna stare attenti”. Un ragazzo al termine dell’incontro ha anche scritto nel questionario: “Mi sento molto più competente dopo questa lezione. Tornerò a casa e userò internet molto più prudentemente e lo insegnerò anche agli altri”.

















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