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Sciopero nazionale venerdì 31 marzo di ristorazione collettiva e commerciale, pulizie e multiservizi, agenzie di viaggio

Interessa circa 6.000 addetti modenesi dei settori ristorazione collettiva e commerciale, pulizie e multiservizi, agenzie di viaggio, lo sciopero nazionale indetto dai sindacati di settore Filcams/Cgil, Fisascat/Cisl, Uiltucs/Uiltrasporti per venerdì prossimo 31 marzo.
Lo sciopero prevede la manifestazione a Roma con concentramento alle ore 9 in piazza Bocca della Verità. Sono organizzati pullman da Modena (info e prenotazioni 059.326251).
Lo sciopero è indetto per il rinnovo dei 3 contratti collettivi di lavoro scaduti ormai da quasi 4 anni. Interessa a Modena i lavoratori di centinaia di pubblici esercizi, bar, ristoranti, grandi catene come Autogrill, Eataly, Chef Express, McDonald, realtà aziendali della ristorazione collettiva quali Cir Food, Elior, Ritmo, Felsinea, Camst, e aziende multiservizi come Manutencoop, CoopSerivce, Dussmann, Copma, e gli addetti delle agenzie di viaggio.

Stanno arrivando segnalazioni alla Filcams/Cgil che in importanti aziende del territorio della ristorazione collettiva e del pulimento si sta cercando di ostacolare lo sciopero del 31 marzo, da un lato facendo circolare informazioni non vere sostenendo la revoca dello sciopero, dall’altro precettando in massa le lavoratrici senza rispettare quanto previsto dalla legge sul diritto di sciopero per la garanzia dei servizi minimi essenziali.
A fronte di tali atteggiamenti aziendali la Filcams/Cgil sta valutando la possibilità di ricorrere legalmente a difesa del diritto di sciopero.
La Filcams/Cgil ribadisce che lo sciopero del 31 marzo è pienamente confermato, così come le ragioni che ne stanno alla base.

I lavoratori del settore, prevalentemente donne e prevalentemente part time, hanno contratti inferiori alle 18 ore settimanali nella ristorazione, nelle pulizie la media di contrati non supera la 24 ore settimanali, con dei minimali anche di 5 ore settimane.
I contratti sono scaduti da quasi 4 anni, le proposte di aumenti non sono neppure sufficienti al recupero dell’inflazione e a fronte di ciò vengono richieste maggiore flessibilità e disponibilità a modifiche organizzative e riduzioni contrattuali nei cambio di appalto. A regime gli aumenti per la stragrande maggioranza dei lavoratori/trici non arriverebbe neanche a sfiorare i 40 euro mensili per la ristorazione e i 20 euro nel settore delle pulizie.

I sindacati chiedono alle associazioni datoriali di recedere dalle posizioni unilaterali e sottoscrivere i rinnovi senza ulteriori riduzioni di diritti nel più breve tempo possibile. I lavoratori e le lavoratrici hanno bisogno di risposte che non possono essere ulteriormente differite.

Per il 31 marzo, i sindacati invitano i cittadini a sostenere la lotta delle lavoratrici con lo “sciopero del pasto”, ovvero a non recarsi in nessun locale per il pranzo, portandosi magari un panino un da casa!!

















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