“E’ un primo passo, e per questo lo valutiamo in modo positivo: ora il lavoro autonomo può ambire ad avere la giusta tutela e dignità”. Commenta così Claudia Miglia, la nuova presidentessa di CNA Professioni Modena, il via libera al disegno di legge 2233, conosciuto come il Jobs act delle professioni. “Un provvedimento che rappresenta un passo in avanti molto importante per il lavoro autonomo, con l’obiettivo di costruire un sistema di diritti e di welfare moderno, capace di sostenere il presente e di tutelare il futuro di questi lavoratori”, continua Miglia.
Secondo l’Associazione, questo disegno di legge e il provvedimento inserito nella Legge di Bilancio 2017 che riduce l’aliquota contributiva per gli iscritti alla gestione separata, sono gli strumenti di legge che maggiormente toccano il mondo dei professionisti individuati dalla legge 4 e contribuiscono a migliorare il loro futuro. Un nuovo sistema di regole e di disposizioni che rappresenta un risultato epocale e risponde al primo, grande, obiettivo che CNA si era posto: rendere visibile e riconosciuta questa realtà, farne capire e conoscere le peculiarità e l’importanza economico sociale per porla all’attenzione del legislatore fino a inserire richieste e necessità nell’agenda di Governo.
“Ora ci attendono altri passi importanti su semplificazione, previdenza, burocrazia e fisco – sottolinea Claudia Miglia – Vanno inoltre definite, in modo inequivocabile, le caratteristiche che escludono il professionista dal pagamento dell’Irap per l’assenza dell’autonoma organizzazione e va rivista – conclude il comunicato della CNA – l’estensione dello split payement ai professionisti che lavorano con la Pubblica amministrazione e le società quotate”.