Appuntamento tradizionale con le Pigotte dell’UNICEF nelle degenze di Pediatria e Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Modena. “Nel mondo, ogni anno, dieci anni fa morivano 22.000 bambini – ricorda la prof. Fiorella Balli, storica direttrice della Pediatria del Policlinico e ora rappresentante dell’UNICEF – Oggi, grazie all’impegno di UNICEF, c’è stato un calo della mortalità del 27%. Questo dato, però, non ci soddisfa e vogliamo fare di più.
Vogliamo zero!” La delegazione dell’UNICEF stata accolta dal prof. Lorenzo Iughetti, Direttore della Struttura Complessa di Pediatria e Oncoematologia Pediatrica, il Coordinatore infermieristico delle degenze pediatriche, Francesco Allegretti, dalle maestre dello Spazio Scuola e Spazio Incontro, Carla Ferri, Marisa Sverberi e Ivana Carri. Con loro, Maurizia Gherardi, Direttore del Servizio Comunicazione dell’Azienda, in rappresentanza della Direzione generale e Mirella Cantaroni, referente aziendale per il volontariato. Erano presenti Giovanna Vignoli, Presidente dell’Associazione C.I.D. Curare il Dolore Onlus, Anna Mucciarini di C.I.D., Ivana Carri maestra di Spazio Incontro e Carla Ferri, maestra di Spazio Scuola. Quest’anno saranno 50 le Pigotte donate al Policlinico da UNICEF.
Quest’anno UNICEF ha beneficiato della vicinanza di due importanti soggetti privati dell’Associazione C.I.D. Curare il Dolore Onlus e ASSICOOP che consentiranno ai bambini in difficoltà del mondo di ricevere un sostegno per l’attuazione dei loro diritti. Quest’anno i fondi ricavati dalla vendita delle Pigotte saranno destinati al progetto di UNICEF “Vogliamo zero” che contrasta la mortalità infantile.
La donazione di una Pigotta a tutti i bambini e le bambine ricoverati al Policlinico di Modena rientra in una lunga e proficua collaborazione tra la Pediatria, l’Onco-Ematologia Pediatrica e UNICEF, che, anche quest’anno, come di consueto, si è ripetuta in prossimità della festa della Mamma, che si è appena celebrata domenica scorsa. Le 50 Pigotte, che verranno donate, sono le classiche bambole di pezza fatte in casa, che dal 1988 sono diventate un simbolo per le campagne di raccolta fondi promosse dall’UNICEF. “Adottando una Pigotta – spiega Fiorella Balli dell’UNICEF – si ha modo di finanziare la vaccinazione di bambini meno fortunati, contro alcune delle più diffuse malattie che causano l’alta mortalità infantile in tante zone del mondo: poliomielite, difterite, pertosse, morbillo, tetano e tubercolosi”. Regalando la bambola UNICEF ai bimbi malati si vuole donare loro un sorriso e associarlo al sorriso di bambini di altri Paesi che saranno preservati da gravi malattie infettive.