Sarà ricordata come la notte bianca del funambolo, con la magia di due spettacoli insieme: quello dell’uomo, Andrea Loreni, che cammina su un filo in cielo mentre la sua ombra si proietta sul Duomo, e quella della grande folla silenziosa ed emozionata che riempiva la piazza e guardava in alto, rapita e affascinata, con il fiato sospeso. Quella di sabato 20 maggio, a detta degli organizzatori si conferma una delle edizioni di “Nessun dorma” più riuscite dal punto di vista del coinvolgimento e dello scambio tra cultura e festa, commercio e arte di strada, convivialità e musica.
Anche i dati raccolti sugli accessi e le presenze a musei e appuntamenti confermano l’esito felice dell’iniziativa nell’edizione 2017. Sono state oltre 27.000 le persone che sono entrate nei luoghi della cultura in centro e non solo, in aumento del 10 % su quelle del 2016, un’edizione di grande successo da questo punto di vista.
Nessun dorma infatti, fin dalla prima edizione, comprende nella notte bianca modenese la Notte europea dei Musei, con una formula che unisce cultura e divertimento, portando anche tante persone alla scoperta di musei, biblioteche, gallerie e spazi culturali in un clima di festa. L’area d’interesse si è allargata in modo più forte che in precedenza, andando dal Foro Boario, al Museo Ferrari e alla Maserati, da S. Barnaba alla Pomposa, mantenendo il massimo dell’attrazione nei Poli culturali di Palazzo dei Musei, Palazzo Santa Margherita e Sito Unesco.
Tra i numeri più significativi, infatti, a Palazzo dei Musei, le presenze calcolate tra animazioni, visite a Civici e Galleria Estense e apertura della Gipsoteca sono state più di 4mila. Sono state oltre 5mila, invece, le presenze al sito Unesco che ha potuto contare quest’anno sull’apertura straordinaria serale del Duomo, visitatissimo come la Ghirlandina e Palazzo Comunale. A Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande, sede di Biblioteca Delfini, Galleria Civica e Museo della Figurina, sono passati circa tremila visitatori. Circa 500 hanno visto la mostra di Toccafondo alla Palazzina dei Giardini, che ha già superato quota 5mila ingressi dall’apertura a inizio aprile. In mille persone circa hanno partecipato alle visite alle dimore storiche e a centinaia hanno visitato le chiese e ascoltato in diverse di esse la voce dell’organo e concerti di qualità. Circa 600 persone hanno approfittato della Notte Bianca per visitare la mostra ufficiale di Vasco al Foro Boario e alcune centinaia hanno ascoltato la Cover band e curiosato al Mata dove l’allestimento dell’anteprima è “in progress”. Nella giornata della Mille Miglia grande affluenza al Mef che in serata ha ospitato la performance di Skin (1.100 gli ingressi al Museo e 1.200 al dj set). Mille persone circa anche per la chiesa della Pomposa e la piazzetta con le sue proiezioni sui palazzi, e altrettante hanno guardato e ascoltato l’installazione visivo-sonora nella Sala dei Cardinali del San Carlo. Tra le iniziative delle scuole quella del Venturi ha contato mille presenze, mentre in oltre duemila hanno partecipato a iniziative dei Musei universitari. Alto gradimento hanno riscosso le parate di teatro di strada con trampolieri, figure poetiche luminose e fuochi, le esibizioni sportive in piazza Roma, le animazioni delle strade e le esibizioni musicali di tutti i generi, premiando la creatività e l’impegno di chi le ha proposte, organizzate e realizzate.
Per il felice esito della notte bianca, culminata con piazza Grande gremita fin nelle vie di accesso per l’esibizione del funambolo Andrea Loreni, il sindaco Muzzarelli e l’assessore Cavazza hanno indirizzato il loro ringraziamento agli organizzatori e ai partecipanti, agli istituti pubblici e ai privati, a associazioni sportive e culturali, ai commercianti e alle associazioni di categoria, alle scuole coinvolte e agli studenti, agli operatori di Hera che hanno fatto ritrovare al mattino la città pulita, ai dipendenti comunali impegnati e a chi – volontari, sanitari, Polizia municipale e forze dell’ordine – ha garantito la sicurezza di “Nessun dorma” in una serata in cui è stata protagonista anche l’educazione e la civiltà dei modenesi.