“La stampa locale riportava che il Comune di Sassuolo ha fatto ricorso al Capo dello Stato sul costo praticato da Hera per la raccolta dei rifiuti urbani, la TARI.
Come partito politico, siamo intervenuti più volte ,nei confronti della Istituzione Comune, per capire meglio la formazione del costo del servizio di Hera , tenuto conto che ATERSIR l’Ente Regionale di controllo sembra che non faccia bene il suo mestiere .
Ci sarebbe da dire anche sulla afasia dei rappresentanti dei Comuni associati, quando discutono ed approvano il piano finanziario di Hera.
Le tariffe, per l’anno 2017, sono state approvate nell’aprile 2017 ed il rappresentante del Comune di Sassuolo si è astenuto, senza chiedere delucidazioni e chiarimenti sui conti o meglio, sulla loro formazione.
Forse è anche sfuggito che in base ad una convenzione sottoscritta dalla SAT, incorporata per fusione da Hera, per quattro soldi, il 22 dicembre 2006 e scaduta il 31 dicembre 2016 ma Hera è sempre li e continua in proroga tecnica, ma della gara non c’è traccia.
Il piano economico finanziario proposto da Hera ed approvato, al netto IVA, costa ai sassolesi circa euro 6.983.000.
I costi di accertamento, riscossione e contenzioso sempre nella bolletta dei sassolesi vengono determinati dal Comune di Sassuolo.
C’è da chiarire che Hera determina i costi sulla base di quanto indicato nel DPR 158/99 e conseguenti norme regionali.
Da tempo abbiamo insistito sul fattore di costo “ CK “ che non è altro che il capitale investito da Hera, sarebbe facile da risalire al capitale investito, per la determinazione della remunerazione di tale capitale.
Si è scelta la via del ricorso al Capo dello Stato, pura propaganda, ma rimane sempre l’incognita a chi devono rivolgersi i cittadini sassolesi per conoscere gli strani costi che aggiunge alla bolletta, il Comune di Sassuolo……infatti da 6.983.000 di euro che vanno ad Hera i cittadini pagano il servizio circa 10.000.000 di euro”.
(Mario Cardone – Socialisti Sassuolo)