Nella mattinata odierna, come preannunciato, il Prefetto di Modena, Maria Patrizia Paba, ha nuovamente incontrato i Presidenti delle Unioni di Comuni della provincia di Modena per un aggiornamento sulle iniziative comuni in tema di accoglienza degli stranieri richiedenti protezione internazionale e per una verifica circa le risposte del territorio rispetto alla citata esigenza.
Il Prefetto ha preso atto dell’impegno profuso da parte dei Sindaci per contribuire al mantenimento della formula sinora perseguita dell’accoglienza diffusa, che rappresenta la strategia privilegiata e sostenibile in un quadro di equilibrata distribuzione tra tutte le Comunità del territorio. D’altro canto il Prefetto ha puntualizzato la necessità di prendere in considerazione anche l’eventualità di ricorrere a soluzioni dettate dall’emergenza tenuto conto dei continui trasferimenti di stranieri in provincia con brevi margini di preavviso, come avvenuto nella settimana scorsa.
Da parte degli Amministratori presenti è stata manifestata responsabile attenzione al problema con l’impegno di promuovere sui rispettivi territori, anche in un’ottica intercomunale e mettendo a fattore comune risorse e professionalità, la individuazione di strutture in grado di far fronte alla specifica esigenza.
In tal senso verranno individuate strutture destinate ad avere carattere provvisorio e straordinario, previ i necessari adattamenti, nell’attesa del reperimento di soluzioni alloggiative di medio periodo, fatto sempre salvo, beninteso, il rispetto dei profili di sicurezza e incolumità delle persone.
Il Prefetto ha inoltre riaffermato l’importanza di una sempre più stretta e proficua relazione tra Sindaci e Prefettura auspicando nuovamente un rinnovato “protagonismo” degli Amministratori delle Comunità locali anche attraverso la conclusione di convenzioni con la Prefettura per una gestione diretta della accoglienza.
Il Prefetto ha manifestato infine il proprio apprezzamento per l’attività sinora svolta dagli Amministratori, in particolare dal Comune di Modena che si fa carico di una parte preponderante dell’impegno, sottolineando che la risposta ad oggi fornita testimonia la vocazione solidaristica dei territori; ma ha altresì fermamente ribadito l’imprescindibile esigenza che ciascuno, nella attuale situazione, faccia la propria parte fino in fondo.
