Nell’ambito di due distinte operazioni, la Squadra Mobile ha tratto in arresto due persone e sequestrando 8 dosi di cocaina. L’incessante attività di monitoraggio e contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacente in zona stazione ferroviaria a Reggio Emilia, ha consentito, nel pomeriggio di ieri, di trarre in arresto di S.S.U. nato a Lagos (Nigeria) classe 1975.
L’uomo, in particolare, è stato sorpreso a cedere una dose di cocaina ad un assuntore italiano; l’escussione del cliente ha consentito di accertare che l’arrestato vendeva, da anni, cocaina al consumatore di stupefacente.
L’arrestato era già noto agli Uffici della Questura, poiché già gravato di un precedente specifico di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente tipo cocaina. Proprio in ragione di tale arresto, gli era stato rifiutato il rinnovo del permesso di soggiorno, rifiuto che gli è stato notificato in occasione dell’arresto di ieri. Nella mattinata odierna si celebra il processo con rito direttissimo.
L’arresto in parola è il quarto, operato in 15 giorni dalla Questura, a carico di altrettanti soggetti provenienti, tutti, dalla Nigeria, sorpresi in flagranza di reato di detenzione e cessione di cocaina; uno spaccio al minuto avvenuto, sempre, in area centrale della città.
Nella tarda serata di ieri, poi, il personale della Squadra Mobile, ha tratto in arresto G.T., nato a Napoli classe 1965, destintario di un mandato di cattura in forza del quale deve scontare 3 anni e 4 mesi di reclusione per una condanna per traffico di droga. L’uomo, infatti, il 9 ottobre 2016, era stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato per la detenzione di 40 grammi di cocaina, in parte in “sasso” ed in parte già confezionata in dosi.
Il pregresso arresto, tuttavia, non ha fatto ravvedere l’uomo che, infatti, è stato rintracciato in via Ramazzini e trovato in possesso di sette involucri termosaldati contenenti 6 grammi lordi di cocaina ed un bilancino di precisione. Per la nuova detenzione di stupefacente il soggetto è stato nuovamente deferito all’A.G.
