Una situazione che si trascina da anni, e sembra che nessuno riesca ad arginarla o porvi rimedio. Il caso del campo rom sotto il ponte Tav della Canaletto, in frazione San Matteo, è tornato al centro della cronaca dopo con il blitz dei Carabinieri di Modena nel campo abusivo, base della cosiddetta ‘gang dei bancomat’.
Una situazione che ben conosce Eugenia Bergamaschi, presidente di Confagricoltura Modena, che abita vicino al campo rom e più volte ha denunciato la situazione all’Amministrazione comunale: “In questi anni abbiamo avuto furti, che non hanno risparmiato quasi nessuno nella zona, poi sono cominciati gli episodi di violenza, gli scontri tra bande e la situazione è andata peggiorando, fino a diventare insostenibile, come può vedere chiunque passi da San Matteo. Non sono bastate due interpellanze in Consiglio comunale né la visita del sindaco per cambiare lo stato di cose. Noi residenti della zona abbiamo ripetutamente denunciato la situazione di degrado, ma ci è sempre stato detto che queste persone non possono essere mandate via, perché uno di loro doveva scontare gli arresti domiciliari e perché tra loro ci sono diversi minorenni. Mi chiedo quale tutela ci sia per questi minori, che vediamo passeggiare in una strada trafficata e pericolosa come la Canaletto. Ci è stato anche detto – prosegue la presidente Bergamaschi – che la situazione è monitorata e sotto controllo, ma di pattuglie se ne sono viste ben poche in questi mesi. Mi congratulo con le Forze dell’ordine per l’operazione che hanno portato a termine, rimane un grosso punto interrogativo sui controlli dell’Amministrazione comunale e sulla capacità di gestire questa situazione. Non posso credere che non si riesca a fare niente”.