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Modena: permessi di soggiorno, biciclettata per diritti stranieri

Una biciclettata per le vie cittadine che fa tappa nelle sedi istituzionali più frequentate dai cittadini stranieri. Anagrafe municipale, questura, prefettura e sedi sindacali sono i luoghi più frequentati dagli immigrati che vivono e lavorano in provincia di Modena per ottenere i documenti
necessari alla loro regolare permanenza.


“Proprio il rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno o della carta di soggiorno, sembra diventato un traguardo irraggiungibile” hanno spiegato stamattina in conferenza stampa gli organizzatori di questa biciclettata estiva promossa dai Sindacati dei Lavoratori Stranieri di Cgil, Cisl e Uil per sensibilizzare, ma, soprattutto, per trovare una soluzione ad un problema che ha ripercussioni considerevoli nella vita delle persone immigrate.

A Modena occorrono dai 5 agli 8 mesi per il rilascio/rinnovo da parte degli uffici competenti della Questura, quando in molte delle province limitrofe, anche fuori regione, i tempi sono significativamente inferiori.
“Non poter disporre del permesso di soggiorno – spiegano i sindacalisti – crea forti disagi nella vita di questi cittadini stranieri”, poiché senza permesso non è possibile stipulare un contratto di lavoro, né un contratto d’affitto, non si può prendere la patente, né partecipare a concorsi pubblici, non si può ottenere il tesserino sanitario e neanche ritornare al paese d’origine, impedimento non piccolo con l’avvicinarsi delle vacanze
estive quando i rientri sono più frequenti.

È la stessa Legge Bossi-Fini a richiedere espressamente il permesso di soggiorno originale per tutte queste pratiche e non è dunque possibile
ovviare con una fotocopia all’indisponibilità del permesso. Una procedura così restrittiva e vincolante, che sommata ai notevoli ritardi della burocrazia, determina situazioni spiacevoli, spesso
drammatiche: immigrati bloccati alle frontiere dei paesi di area Schengen, ma anche persone che lavorano da anni e sono licenziate perché le aziende, applicando la Bossi-Fini, non accettano la sola ricevuta del rinnovo.

Gli uffici immigrati di Cgil, Cisl e Uil sono tutti i giorni alle prese con problemi di questo tipo e non di rado devono contenere i malumori di chi,
rivolgendosi ai loro sportelli per fissare appuntamenti per il ritiro dei permessi in questura, non capisce i lunghi ritardi.
L’incontro di sindacati e cittadini stranieri con le autorità – Sindaco, Questore, Prefetto e Presidente della Provincia – durante la biciclettata di sabato, mira dunque a riproporre alla loro attenzione il problema dei lunghi tempi di attesa per il rilascio dei titoli di soggiorno e sottoporre la piattaforma nazionale di Cgil, Cisl e Uil sulle proposte per i diritti dei migranti.
Sostanzialmente sono sei le richieste contenute nel documento unitario: un secondo decreto flussi urgente per regolarizzare le domande eccedenti le
170.000 a livello nazionale previste dal primo decreto, di cui 10.000 a Modena (di 11.000 domande presentate circa 1.000 sono state accolte); una legge organica sul diritto d’asilo; la concessione del voto amministrativo agli immigrati regolari; la modifica del diritto di cittadinanza con il
riconoscimento ai bimbi stranieri nati sul territorio nazionale; il passaggio di competenze sui rinnovi dei permessi e/o carte di soggiorno dalla Questura all’Anagrafe comunale, trattando le pratiche degli immigrati non più come questione di ordine pubblico, ma di carattere amministrativo.

Il ritrovo dei partecipanti alla biciclettata di sabato, è previsto alle ore 9.30 presso la sede della Uil (via Da Vinci 5). Si fa tappa successivamente alle sedi della Cisl (ore 9.45) e della Cgil (ore 10) e si prosegue per le vie del centro storico verso la sede
municipale dove, intorno alle ore 10.20, è previsto l’incontro con il sindaco di Modena, Giorgio Pighi. Si prosegue per la tappa davanti alla questura
(ore 11.15) dove è previsto l’incontro con il Questore, Benedetto Pansini e per finire ultima tappa nelle sedi di Prefettura e amministrazione
provinciale (ore 11.45) dove ci sarà l’incontro con il prefetto Giuseppe Ferorelli e il presidente della Provincia Emilio Sabattini.
In concomitanza con lo svolgersi della biciclettata sono previsti tre presidi di sindacalisti e lavoratori stranieri presso il Municipio, la Questura e la Prefettura.

La segreteria provinciale del SILP per la Cgil di Modena, nel prendere atto
della decisione di Cgil Cisl e Uil di programmare per il 1° luglio la ‘Biciclettata per i diritti dei cittadini stranieri’, condivide per intero le motivazioni che sono alla base dell’organizzazione di tale manifestazione; precisa che le lungaggini derivanti dalla Legge Bossi Fini vanno incidere notevolmente non solo sugli stranieri che chiedono il rilascio ed il rinnovo dei permessi di soggiorno, ma anche sui carichi di lavoro, estenuanti, degli
operatori della Questura di Modena ed in particolare dell’Ufficio Immigrazione. Rileva poi che
per circa 60.000 stranieri (da aggiungere quelli da regolarizzare dopo i flussi di lavoro dello scorso marzo) nella provincia modenese sono impiegati presso l’ufficio immigrazione solo 23 poliziotti, che tra l’altro devono occuparsi anche del locale Cpta e di tutti gli atti connessi alla Legge Bossi Fini. Il Silp ritiene non più procrastinabile un intervento legislativo volto a migliorare i tanti aspetti negativi presenti nella Legge Bossi Fini e sottolinea la necessità immediata di:
1. procedere ad una modifica della durata del permesso di soggiorno da 24 a 48 mesi;
2. un aumento dell’organico della Questura di Modena, sollecitando il Ministero dell’Interno affinché l’attuale Ufficio immigrazione venga
elevato a divisione; in tal modo tale settore verrebbe retto da un dirigente, con ampi poteri decisionali e con un successivo ed immediato
rafforzamento dell’organico. Basti pensare che nella vicina Bologna per circa 70.000 stranieri sono impiegati più di 42 poliziotti;
3. una modifica strutturale dal punto di vista logistico dell’Ufficio immigrazione, valutando anche la possibilità di costruire un nuovo stabile in prossimità della Questura di Modena per migliorare sia la condizione lavorativa dei poliziotti costretti a lavorare in spazi angusti, sia degli stranieri. Troppe volte assistiamo, inermi, alle strazianti file di donne,
anziani e bambini che per ottenere il fatidico permesso di soggiorno sfidano davanti al portone della Questura in qualsiasi ora del giorno il caldo torrido, le grandi gelate e le forti piogge.
4. un passaggio delle competenze agli Enti locali dell’istruzione della pratica dei permessi di soggiorno, come peraltro previsto nell’accordo tra il Ministero dell’Interno e l’Anci.
Per questi motivi il SILP per la Cgil aderirà alla manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil con un proprio banchetto che troverà collocazione dinanzi alla Questura di Modena.

















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