Nella giornata di ieri è stato rilevato un caso importato di Dengue a Bologna. La dengue è una malattia infettiva che normalmente ha un decorso benigno con una fase acuta che dura circa una settimana, mentre possono rimanere dolori articolari per alcuni mesi. La terapia è di tipo sintomatico e serve soprattutto a ridurre i dolori.
Questa notte verranno attivate le misure di profilassi: è già in corso la disinfestazione, come da specifico protocollo regionale, nell’area circostante la casa della persona colpita, a Bologna, per prevenire l’insorgenza di eventuali casi secondari. La zona di trattamento comprende le vie Santo Stefano, Dei Coltelli e Remorsella, ed è per questo motivo che si chiede a tutti i residenti, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive e in generale a tutti coloro che abbiano l’effettiva disponibilità di aree aperte o abitazioni in queste aree, di permettere l’accesso degli addetti alla disinfestazione per l’effettuazione dei trattamenti larvicidi, adulticidi e la rimozione dei focolai larvali presenti in area cortiliva privata oltre che di chiudere le finestre durante le ore notturne, in quanto verranno eseguiti interventi di disinfestazione in aree stradali, a partire da questa notte e fino al 3 luglio.
Tali situazioni di criticità non possono che confermare la particolare attenzione del Comune sul tema della lotta alla zanzara tigre: i trattamenti periodici di prevenzione al fine di evitare il proliferare della zanzara sono obbligatori per tutti i proprietari o conduttori di aree e terreni ai sensi dell’art.148 del vigente Regolamento Comunale di Igiene nel periodo aprile- ottobre e, nel caso di aree pubbliche (parchi, strade, edifici di proprietà, ecc..) sono eseguiti a cura dell’amministrazione comunale.
E’ indispensabile che i soggetti privati provvedano a trattare con specifici prodotti larvicidi i pozzetti e i tombini di raccolta delle acque piovane, eliminino l’acqua dai sottovasi e non vengano lasciati secchi o contenitori con l’apertura rivolta verso l’alto, evitando in questo modo il ristagni idrici che possono essere oggetto di sviluppo larvale della zanzara tigre.