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Castelfranco Emilia: arrivati in città 20 bambini Saharawi

Quest’anno Castelfranco Emilia é più che mai orgogliosa di ospitare i piccoli ambasciatori di pace, che arrivano dopo la firma ufficiale del Patto di amicizia tra la nostra Città e Tifariti, che si trova nei territori liberati della Repubblica Araba Democratica Saharawi, avvenuta sabato scorso a Bosco Albergati, nella cornice dei Mondiali Antirazzisti.

Per i piccoli ospiti, 20 in tutto, la prossima settimana sarà ricca di impegni: lunedì si terrà infatti il Saharawi Day presso l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, alla presenza di tutti i gruppi ospitati in Regione, delle istituzioni emiliano-romagnole e del Fronte Polisario. Successivamente, tre centri estivi di Castelfranco Emilia ospiteranno a turno i bambini Saharawi per permettere loro di conoscere e condividere momenti di gioco con gli altri bambini. L’Associazione culturale islamica, la parrocchia di Castelfranco Emilia, il gruppo degli Orti Naturali di Cavazzona, i volontari di Bosco Albergati e diversi cittadini organizzano poi una cena per regalare agli ospiti una serata in compagnia, che ha l’obiettivo di creare un ponte ideale fra culture diverse, in un contesto storico così difficile. “Le iniziative di solidarietà che si sono sviluppate in questi anni, con il coinvolgimento di associazioni e famiglie del territorio comunale – spiega l’Assessore con delega alla Consulta del Volontariato Valentina Graziosi – hanno contribuito in maniera significativa a far crescere la conoscenza della particolare situazione di difficoltà del popolo Saharawi e favorito aiuti a questo popolo con interventi concreti rivolti ai bambini”.

L’Associazione Kabara Lagdaf, che da anni si occupa di coordinare l’ospitalità dei piccoli ambasciatori di pace, si adopera anche per effettuare tutti i controlli sanitari ritenuti indispensabili, poiché le condizioni di vita nel deserto ed il regime alimentare cui sono sottoposti, che dipende esclusivamente dagli aiuti umanitari, influiscono sulla salute dei più piccoli. Uno dei principali impegni assunti dalla Regione Emilia Romagna, infatti, è proprio quello di fornire controlli e visite sanitarie ai bambini Saharawi durante il loro periodo di permanenza estiva.

















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