La Giunta Comunale ha approvato per i prossimi tre anni i progetti e le azioni inserite nella Carta del Servizio Ristorazione Scolastica; in pratica si tratta del patto tra il Comune di Castelfranco Emilia e i cittadini che utilizzano la ristorazione scolastica, nel quale sono definiti i principi e gli standard di qualità che l’Amministrazione si impegna a rispettare nell’erogazione del servizio: è utile al cittadino per conoscere, partecipare, scegliere e verificare le prestazioni che gli vengono fornite e serve al Comune come strumento di programmazione e verifica della propria azione, contribuendo all’evoluzione dei servizi in un’ottica di miglioramento continuo.
Dal prossimo anno scolastico, l’Amministrazione comunale intende proseguire e rafforzare le azioni sperimentate nel triennio 2014/2017, realizzati in collaborazione con l’appaltatore Camst/Cir, le scuole, l’associazione Arci solidarietà e la cooperativa sociale Caleidos di Modena, favorendo così la sensibilizzazione al “non spreco”. Progetti condivisi pure dal tavolo interistituzionale, attivo dal 2015, al quale siedono anche le forze politiche presenti in Consiglio Comunale.
Estensione del progetto Doggy bag a tutte le scuole primarie del territorio, dopo una fase sperimentale alla scuole Tassoni: a ciascun alunno viene consegnato un apposito astuccio per consentire di portare a casa cibi difficilmente deperibili e facilmente conservabili (frutta, pane e alimenti confezionati); recupero delle eccedenze alimentari (pane e frutta), oltre che presso le scuole primarie come già accade, presso le scuole dell’infanzia per essere destinate a organizzazioni Onlus, che si occupano dell’assistenza di persone in difficoltà e/o dell’accoglienza di animali da affezione; prosecuzione delle azioni volte al reimpiego di pane, frutta e cibi confezionati, ad esempio attraverso il progetto denominato “Unità di strada” a favore delle persone che vivono per strada realizzato grazie alla cooperativa Caleidos. “L’obiettivo è individuare specifiche progettualità attraverso cui far maturare nei bambini la consapevolezza sul cibo, sull’ambiente e quindi sui problemi generati e collegati allo spreco alimentare – afferma il Vicesindaco e Assessora alla Pubblica Istruzione per l’Infanzia e l’Adolescenza Maurizia Cocchi Bonora – crediamo in una ristorazione scolastica intesa come momento educativo, capace di favorire un rapporto positivo con il cibo nella sua straordinaria varietà di sapori, ed unitamente ad una serie coordinata di azioni multidisciplinari riguardanti alimentazione ed attività fisica, che porti a benefici educativi e di salute duraturi per i bambini e le loro famiglie”.