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Cardone (Socialisti del Comprensorio) circa il CCNL dei lavoratori del settore socio sanitario assistenziale

L’Unione dei Comuni del Distretto modenese della ceramica, attraverso una nota del suo Presidente, mette a conoscenza dei cittadini utenti e dei lavoratori delle strutture protette che l’organizzazione imprenditoriale ANASTE ha firmato con le Organizzazioni Sindacali Autonome il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei lavoratori del settore socio sanitario assistenziale.

Per notizia, il contratto è stato firmato in data 12  Aprile 2017, rivisto e rifirmato il 3 luglio 2017. La CGIL FP nell’Aprile 2017 aveva bollato il contratto come “PIRATA” .

Strana e poco prudente la posizione dell’Unione dei Comuni del Comprensorio Ceramico, critica su un atto imprenditoriale privato e sul quale ci sono poteri di controllo e vigilanza, comprensoriali, provinciali e regionali.

In questo ultimo anno nessuna parola, anzi con atteggiamenti e percorsi amministrativi strani, l’Unione non ha fatto cenno ad  una struttura pubblica, in forte sofferenza, chiamata “Casa Serena“ , provvisoriamente accreditata.

Il Comune di Sassuolo proprietario della struttura non ha ancora ottemperato alle prescrizioni dei NAS di Parma, non è stato rimosso l’amianto, non si è aggiustato il cortile sempre più disastrato e pericoloso per ospiti e famigliari, non si e rimosso il famoso supporto che sorregge il soffitto nel reparto RSA, la sala mortuaria è un vergogna, le vie di fuga sono pericolose, non si sa niente dello stato dell’antisismica.

La CGIL FP ha avvisato l’Associazione dei Comuni delle lamentele contenute in un suo documento pubblico che, a detta sempre di tale organizzazione sindacale, si potrebbero ripercuotere negativamente sui livelli di assistenza agli ospiti di Casa Serena ? ….. Se lo ha fatto la cosa è stata omessa nel comunicato.

Per restare nel settore sanitario assistenziale, non c’è traccia, anzi continua lo strano silenzio sulle differenze salariali all’Ospedale di Sassuolo, stessa qualifica ma con differenze del 30/35 %……fatto presente fin dal 2014 “acqua in bocca“.

Sarebbe interessante conoscere il parere dell’Assessore ai Servizi Sociali dell’Unione.

Il Presidente dell’Unione, opportunamente, richiama una recente Legge della Regione Emilia Romagna, la 1047 del 17 luglio, sulle condizioni necessarie per l’accreditamento delle strutture pubbliche, è chiaro il riferimento alla firma dei Contratti Nazionali Collettivi di Lavoro con forma unitaria e con interlocutori i Sindacali maggiormente rappresentativi, ma qualcuno dimentica che ostano  anche i rapporti con i lavoratori e l’agibilità strutturale, come scritto nelle norme ancora in vigore.

(Mario Cardone – Socialisti del Comprensorio Ceramico)

 

















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