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Modena, l’assessore Vandelli risponde ad una interrogazione: “all’ex Odeon un parcheggio di sei piani e 52 posti”

Al posto dell’ex cinema Odeon un parcheggio di sei piani per un totale di 52 posti auto destinati a coloro che possono già accedere in centro storico, quindi residenti e operatori. Niente più palestra all’ultimo piano e, a collegare i vari livelli, una rampa di accesso al posto di una struttura meccanizzata. E ancora, la risistemazione della facciata su piazza Matteotti e, infine, al piano terra, un piccolo negozio.

A delineare il progetto di recupero dell’ex cinema Odeon allo studio della nuova proprietà è stata l’assessora all’Urbanistica del Comune Anna Maria Vandelli in Consiglio comunale in occasione della risposta all’interrogazione di Andrea Galli, capogruppo di FI, trasformata in interpellanza, sulla presenza di topi a causa del degrado in piazza Matteotti. Il consigliere ha chiesto in particolare se l’Amministrazione è al corrente “dell’esasperazione dei cittadini davanti al degrado in cui piazza Matteotti è stata lasciata in questi anni, della raccolta di firme relative alla richiesta d’intervenire urgentemente con un piano di derattizzazione che ponga fine alle scorribande di topi, sempre più numerosi” e “ dello stato dell’arte sulla ristrutturazione del palazzo di piazza Matteotti numerato dal 41 e successivi che sarebbe dovuto essere sede di autorimesse e/o palestre, a seconda dei vari Piani annunciati negli anni dall’Amministrazione comunale”.

L’edificio dell’ex Odeon, ha spiegato l’assessora, “rientra nel piano della mobilità del centro storico che, soprattutto per gli ex cinema, vede una destinazione a parcheggi. Dopo diversi passaggi in Consiglio comunale – ha aggiunto – alla precedente proprietà era stato rilasciato un permesso di costruire per realizzare parcheggi e una palestra all’ultimo piano, poi la società è entrata in difficoltà e ha interrotto l’intervento. Un nuovo privato è subentrato acquistando l’immobile e sta provando ora a sviluppare un progetto che renda l’operazione di recupero economicamente sostenibile. La cosa che possiamo fare come Amministrazione, nel caso dell’ex cinema Odeon così come nelle altre numerose situazioni di cantieri rimasti bloccati perché i privati sono incappati in difficoltà e in procedure fallimentari, è accompagnarli e lavorare insieme per agevolare il percorso di progettazione”. In particolare, con la nuova proprietà dell’ex Odeon, l’Amministrazione ha intrapreso “un percorso di preistruttoria, una fase interlocutoria prima che il privato proceda alla presentazione del progetto. L’ipotesi allo studio per il recupero della nuova struttura completamente a parcheggio con la sistemazione della facciata – ha aggiunto Vandelli – è stata portata anche in Commissione qualità edilizia per un primo confronto informale”.

Sul tema è intervenuto anche Marco Chincarini che ha ricordato come a maggio 2015 aveva presentato un’interrogazione per conoscere le intenzioni della proprietà rispetto alla realizzazione del parcheggio. “Dopo più di due anni – ha affermato – chiedo se la realizzazione di un parcheggio di 52 posti, a poca distanza dal Novi Park, sia una operazione sostenibile. Si riuscirà ad arrivare alla fine del progetto? E questo intervento potrà aiutare la pedonalizzazione del centro liberando dalle auto le strade della zona?”.

Nella replica, il consigliere Galli ha ringraziato per gli aggiornamenti sul parcheggio “di cui c’era bisogno”, ma ha evidenziato come l’assessora “non abbia risposto alle altre due domande nell’interrogazione, cioè la presenza di topi nell’area e la petizione presentata dai cittadini della zona”.

In chiusura di dibattito, l’assessora ha precisato che “non risulta siano stati presentati esposti e non si riscontra un problema di emergenza topi nell’area”. Rispetto all’operazione di recupero ha inoltre aggiunto: “Non ho la sfera di cristallo per capire se avrà successo dal punto di vista imprenditoriale, ma me lo auguro. Il privato – ha continuato – sta sondando il mercato e ha valutato non sostenibile la realizzazione di una palestra. Il parcheggio sarebbe il più prossimo alla Ghirlandina, quindi in un asse strategico, ma non interesserebbe una quantità di auto particolarmente alta: di qui la necessità per la proprietà di effettuare uno studio con piano finanziario per valutare la sostenibilità economica di questa operazione. Dal canto nostro – ha concluso Vandelli – forniremo la massima collaborazione al privato che sta investendo del proprio per recuperare un pezzo della città, non solo come spazi interni ma soprattutto come spazio pubblico riqualificato e sistemato”.

















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