Poco dopo la mezzanotte, una pattuglia dell’Istituto di vigilanza La Patria, in seguito alla ricezione di un segnale di allarme, è accorsa presso l’azienda Sassuolgru di via Trentino.
Giunti sul posto, i vigilanti hanno notato un furgone Fiat Scudo uscire dal cancello dell’azienda da cui era partita la segnalazione. Con il supporto di altre due pattuglie di vigilanza e dei Carabinieri, è partito l’inseguimento del furgone, nel frattempo datosi alla fuga, raggiunto e fermato poco dopo su via Radici in Piano. All’interno del mezzo sono state trovate circa un centinaio di batterie al piombo esauste e oggetti atti allo scasso. Alla guida e al lato passeggero due cittadini extracomunitari che hanno subito negato la provenienza furtiva del carico.
Il sopralluogo realizzato dalla vigilanza e da un responsabile della Sassuolgru non ha dato in effetti alcun riscontro, come se nulla fosse stato asportato dai magazzini di tale azienda. Ma l’arrivo dei responsabili di un’altra azienda, confinante con la Sassuolgru, ha messo nei guai i due malviventi. La merce asportata era infatti di proprietà della vicina Officina San Paolo, la quale conservava il materiale in ambienti non tutelati da sistemi d’allarme.
I Carabinieri hanno pertanto arrestato i due sospettati, un 30enne e un 22enne, entrambi di origine tunisina.