Dopo una serie di furti consumati all’interno di negozi della città ducale, hanno continuato a rubare anche aldilà dell’Enza impossessandosi a Sant’Ilario d’Enza di una bici. Inseguiti dalla derubata hanno abbandonato la bicicletta rubandone un’altra per poi, intercettati dai carabinieri di Sant’Ilario d’Enza, divenire aggressivi e violenti allo scopo di assicurarsi la fuga. Una volta bloccati sono stati trovati in possesso, inoltre, di merce varia, del valore di oltre 300 euro, rubata all’interno di attività commerciali di Parma.
L’epilogo della vicenda ha visto due ragazzi finire in manette e due carabinieri in ospedale per le violenze subite dai fermati che hanno cercato in tutti i modi di assicurarsi la fuga. Con le accuse di concorso in rapina impropria, resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale i carabinieri santilariesi, supportati dai colleghi del Radiomobile di Reggio Emilia, hanno arrestato un 19enne marocchino e l’amico 17enne entrambi residenti a Reggio Emilia, ristretti a disposizione della Procura reggiana e di quella dei minori di Bologna.
L’origine dei fatti ieri quando, poco dopo le 12,30, una pattuglia dei carabinieri di Sant’Ilario d’Enza, su input dell’operatore in servizio al 112, interveniva presso la frazione Calerno di quel centro dove una donna, a cui poco prima era stata rubata la bicicletta, aveva raggiunto i ladri che, a quel punto, abbandonavano la sua bici proseguendo la fuga con altro velocipede rubato. Alla vista dei carabinieri i due abbandonavano anche la seconda bicicletta proseguendo la fuga a piedi sino al cortile di una casa dove venivano raggiunti e fermati dai militari. In tale frangente i carabinieri venivano aggrediti con calci e pugni dai due che riuscivano a proseguire la fuga per circa un km (rischiando anche di essere investiti nella trafficata via Emilia) venendo nuovamente raggiunti dai carabinieri che, sebbene oggetto di ulteriore violenza, riuscivano a bloccarli anche grazie all’intervento, in ausilio, dei colleghi del radiomobile di Reggio Emilia. In disponibilità dei due fermati merce varia (capi di abbigliamento, auricolari, orecchini e dei profumi), del valore commerciali di oltre 300 euro, rubata all’interno di negozi come desunto dalle etichette con i relativi prezzi ancora attaccata. I primi riscontri hanno consentito di individuare come provento di furto due cappellini rubati poco prima in un negozio d’abbigliamento di Parma. Alla luce dei fatti i due ragazzi venivano arrestati. Uno è stato ristretto presso il carcere di Reggio Emilia l’altro nel centro di Prima Accoglienza per minori di Bologna. I due carabinieri feriti se la caveranno con una prognosi di 5 giorni a testa per le lesioni riportate dalla condotta violenta dei due ragazzi.