“Avete prestato attività lavorativa per almeno 25 anni e vi siete distinti per perizia, laboriosità e buona condotta morale. È un riconoscimento meritato per la passione e i sacrifici che avete saputo mettere nel vostro lavoro, contribuendo al bene collettivo, all’occupazione, al progresso sociale ed economico”.
Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli in occasione della premiazione in Municipio, lunedì 6 novembre, dei nuovi Maestri del lavoro modenesi che sono stati insigniti della “Stella al Merito” nel 2017 da parte del Presidente della Repubblica. Alla cerimonia ha partecipato anche la presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti.
“Il contributo di imprenditori come voi è fondamentale”, ha proseguito Muzzarelli. “A Modena eravamo arrivati negli anni a un livello di disoccupazione a cui non eravamo abituati, oltre il 9%. Ora è sceso al 6,5% e siamo impegnati perché si possano sviluppare nuove occasioni di lavoro, che è il presupposto per avere reddito e per una vita dignitosa. Chi valorizza talenti e creatività dei giovani, contribuisce a rigenerare i luoghi urbani dismessi, crea lavoro, avrà sempre il nostro sostegno. E non c’è dubbio che questa terra, la sua storia e le sue tradizioni, siano caratterizzate da una concezione del lavoro come valore, per quello che rappresenta e per quello che può dare al territorio”.
I nuovi maestri del lavoro sono 12: Andrea Arletti di Modena (Argo Tractors spa), Athos Borsari di Bomporto (Ing. Ferrari spa), Mauro Calanca di Modena (Tim – Telecom Italia), Silio Costanzini di Marano sul Panaro (Cna servizi), Adriana Gervasi di Carpi (Dsv spa), Leuccia Goldoni di Carpi (Stabilimento chimico dottor Colli srl), Loretta Picchioni di Modena (Ail Modena onlus), Emanuela Poli di Formigine (Hansa-Tmp srl), Marco Pramarzoni di Castelnuovo (Safim spa), Valeria Salvatici di Polinago (Safim spa), Corrado Savigni di Sassuolo (Bper Banca), Silvio Serafini di Nonantola (Elettromeccanica Tironi srl).
Ai sette uomini è stata consegnata una medaglia con lo stemma del Comune di Modena con il proprio nome inciso, alle cinque donne invece una medaglia della Bonissima in argento, sempre con il nome inciso. Alla cerimonia hanno partecipato anche i referenti delle ditte di appartenenza, oltre al consiglio provinciale della Federazione maestri del lavoropresieduto dal console Meris Cantoni.
La decorazione del Presidente della Repubblica è concessa a coloro che, superati i 50 anni e prestata un’attività lavorativa per almeno 25, si siano distinti per perizia, laboriosità e buona condotta morale.