L’allagamento della sede provvisoria della scuola primaria Bartali di viale Magenta ha generato una serie di preoccupazioni che meritano chiarimenti e rassicurazioni di dettaglio.
La premessa: il consolidamento sismico del plesso di via Premuda
Il Comune ha individuato tra gli interventi prioritari quello sul plesso di via Premuda dove hanno sede la scuola primaria Bartali e la scuola secondaria di primo grado Lepido. L’intervento è stato oggetto di una domanda di finanziamento che ha avuto esito positivo ed ha un costo di 660mila euro. Si tratta di lavori di natura strutturale che danno massima sicurezza alla struttura per i decenni a venire.
Il Comune, volendo fare un intervento completo, ha integrato le risorse ottenute dalla Regione con circa 400mila euro necessari per migliorare le finiture, sostituire gli infissi e ristrutturare gli spogliatoi della palestra. Complessivamente si investe quindi oltre un milione di euro per un cantiere iniziato a giugno 2017 ed il cui termine è previsto per il mese di settembre del 2018.
Il cantiere si sviluppa in tre blocchi. Il primo è terminato ed ha coinvolto il blocco della palestra e della biblioteca. Il secondo blocco sta riguardando l’edificio della scuola primaria ed il terzo, che si prevede di sviluppare nell’estate del 2018, riguarderà la scuola secondaria. La gestione dei cantieri e dei blocchi è stata concepita, in accordo con la scuola, per ridurre al minimo la necessità di spostamento.
La sede temporanea di viale Magenta (ex Gil)
La sede di viale Magenta è stata scelta perché stava già ospitando delle attività di natura didattica ed è in possesso di tutte le certificazioni di sicurezza necessarie per questo genere di funzione. Non è vero che i locali non fossero dotati di uscite di sicurezza (ve ne sono tre) ed ha ottenuto dai Vigili del Fuoco tutte le necessarie autorizzazioni.
Per rendere la sede temporanea più adatta, il Comune l’estate scorsa ha investito 80mila euro per migliorarne la fruibilità ed il comfort ed in particolare: 1) sono stati sostituiti i serramenti con impianti dotati di controllo automatico (per aprire le finestre alte) ed a miglior performance climatica ed energetica; 2) i bagni sono stati resi accessibili anche a chi ha disabilità motorie; 3) è stata rifatta la scala di accesso; 4) è stata rifatta la pavimentazione esterna ed è stata eliminata la pericolosa corsia di transito delle auto che raggiungeva il portone della scuola; 5) è stata sistemata l’area verde esterna per metterla a disposizione degli alunni. Questo cantiere è terminato prima dell’inizio delle scuole.
Il cantiere nella palestra dell’ex Gil
Analogamente a quanto avvenuto per il plesso della Lepido, anche la palestra dell’ex Gil necessita di un intervento di consolidamento che – in particolare – riguarda la copertura. La programmazione dei lavori è stata concepita: 1) per poter essere realizzata in contemporanea allo svolgimento delle lezioni (trattandosi di lavorazioni che non intervengono sul solaio sovrastante le aule); 2) con la massima sicurezza, esistendo un ponteggio che su tutta la superficie della palestra separa le travi della copertura dal pavimento, evitando quindi rischi di caduta di componenti pesanti.
La gara per affidare questi lavori è stata vinta dalla ditta Mammoli con sede a Todi e non è stata svolta con il massimo ribasso (modalità non più in uso da parte del Comune di Reggio Emilia) ma valutando innanzitutto il progetto tecnico. La ditta ha vinto la gara arrivando prima sia sul progetto tecnico che su quello economico. E’ evidente che la commissione che assegna i lavori si basa sull’offerta per come è stata presentata. L’esperienza insegna che solamente vedendo lavorare l’azienda sul cantiere si può avere un giudizio definitivo sul lavoro di ogni appaltatore. Il cantiere doveva essere terminato entro metà di ottobre ma, per ritardi dovuti all’azienda, è in ritardo di circa due mesi. Questo genere di ritardi può portare a due situazioni: a) si revoca l’affidamento e si affrontano i lunghi mesi di un sicuro contenzioso e della procedura per sostituire – con tutte le attrezzature, a partire dai ponteggi – l’appaltatore; b) si cerca di far concludere i lavori con l’azienda in essere per ridurre al minimo il disagio ed evitare il fermo del cantiere. E’ stata scelta questa seconda strada ed i lavori erano in corso.
L’allagamento e le soluzioni future
Nel corso della scorsa settimana la Direzione Lavori (un tecnico esterno) ha più volte segnalato all’azienda esecutrice i rischi connessi con la mancata chiusura di ampie porzioni della copertura durante la fase di cantiere ed in ultima istanza, nella giornata di venerdì, si è intimato un rapido intervento anche in ragione delle previsioni meteorologiche del fine settimana. In ragione della inadempienza di queste prescrizioni il maltempo di domenica ha causato, essendoci stata pioggia battente per molte ore, un lento accumulo di acqua che ha generato la caduta dei pannelli del controsoffitto nei locali sottostanti la palestra. Una simile situazione è avvenuta nel fine settimana, a scuole chiuse. Se fosse avvenuta a scuola aperta, gli operai sarebbero stati presenti e avrebbero potuto agire per ridurre l’accumulo di acqua ed avvertire il personale scolastico della penetrazione di acqua in corso. E’ quindi da escludere che nei giorni scorsi potesse avvenire un simile fatto con gli studenti presenti nelle aule. Questo aspetto deve essere chiaro.
Per queste giornate di emergenza il Comune, attraverso Officina Educativa, ha individuato dei locali temporaneamente utilizzabili in parte presso il plesso della Lepido in via Premuda, comprimendo le attività didattiche della scuola secondaria, ed in parte presso l’Oratorio di Regina Pacis. Si sta parallelamente operando per terminare al più presto il cantiere all’ex Gil evitando che il danno provocato dall’azienda esecutrice possa aggravarsi, compromettendo l’utilizzo dei locali sottostanti.
Il Comune sta concordando in queste ore, con l’istituto, una soluzione capace di dare degnamente continuità all’anno scolastico in corso, mettendo a disposizione sia un eventuale servizio di trasporto che l’impegno economico necessario per l’adeguamento di altri locali. Questi oneri saranno oggetto di una richiesta di risarcimento all’azienda appaltatrice”.
(Matteo Sassi, vicesindaco di Reggio Emilia – Raffaella Curioni, assessore a Educazione e Conoscenza – Mirko Tutino, assessore a Infrastrutture e Lavori pubblici)