Domenica 19 novembre Modena festeggia il suo compatrono Sant’Omobono nella chiesa della Beata Vergine delle Grazie in via Sant’Agostino 40 (sede della Confraternita di San Geminiano, che promuove i festeggiamenti con il Comune e il Comitato “Messa degli Artisti”). La chiesa ospita alle 11.15 la messa alla presenza delle autorità cittadine con canti e musica sacra eseguiti dal coro folk San Lazzaro.
Alle 10.30 le autorità saranno ricevute dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dalla presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti nella Sala del Vecchio Consiglio di Palazzo comunale in piazza Grande, da cui scenderanno per unirsi al corteo guidato dal Gonfalone della Città, con la banda cittadina “Andrea Ferri” e figuranti, che percorrerà via Emilia centro per raggiungere la chiesa in via Sant’Agostino. La celebrazione della messa alle 11.15 sarà accompagnata da canti e musica sacra eseguiti dal coro folk San Lazzaro, diretto dal maestro don Ezio Nicioli e da Veronica Zampieri (soprano), con il maestro Simone Guaitoli.
In programma “Cantate Domino” di Handel; “Alleluia” di Saguatti; “Ave Verum” di Mozart; “Santo” di Deckà; “Padre Nostro” a quattro voci miste di don Ezio Nicioli; “Agnus Dei” di Stefano Cencetti; “Hai dato un cibo”, elaborazione di Pedemonti; “Più presso a Te…” di Adams; “I cieli narrano” di Frisina.
Nato a Cremona nel XII secolo, Omobono fu sarto e mercante di stoffe, famoso perché utilizzava i guadagni per aiutare poveri e bisognosi. Morto durante la messa del 13 novembre 1197, è stato santificato nel 1199, da papa Innocenzo III. Il giorno che gli è dedicato, il 13 novembre, fu il primo a Modena senza vittime della terribile peste del 1630. Omobono è anche protettore dei sarti e dei mercanti.
