“La decisione di mantenere a Reggio il Laboratorio di analisi di Iren deve essere permanente. Nessun congelamento, pretenderò che sia una decisione definitiva. Come socio pubblico vigilerò con attenzione affinché non si faccia nessuna retromarcia come giustamente chiesto in queste settimane dalle organizzazioni sindacali e da altri colleghi amministratori. Questa deve essere solo la prima decisione di un profondo cambio di strategia dell’azienda verso Reggio Emilia che deve essere maggiormente valorizzata”. Così Alessio Mammi, Sindaco di Scandiano.
“Approfondirò anche il nuovo Piano industriale da poco varato assicurandomi che il nostro territorio sia centrale nelle strategie aziendali. Voglio capire in modo concreto e diretto quanto l’azienda investirà a Reggio Emilia nei prossimi anni, senza algoritmi incomprensibili e giri di parole. Abbiamo dato tanto nei processi di integrazione aziendale, ritengo più di quanto ricevuto – prosegue Mammi – . Ormai è tempo di segni di vicinanza concreti da parte dell’azienda: come azionista saluto con piacere i positivi dati finanziari, ma come cittadino e pubblico amministratore non posso permettere che questo rappresenti un argomento per eludere il tema decisivo della responsabilità sociale di Iren ed evitare di esprimere parole chiare e comprensibili sugli investimenti nel nostro territorio, sullo sviluppo del settore delle energie rinnovabili, sulla necessità di ridurre i costi a carico di famiglie e imprese e per una reale valorizzazione del nostro sistema economico locale. Occorre inoltre dare una risposta precisa in merito a quanto chiesto più volte dai sindaci reggiani relativamente alla riduzione dei compensi manageriali, in particolare dell’Amministratore delegato. Ricordo che si era stabilito un tetto che va rispettato. Un mio voto positivo al bilancio 2017 sarà legato anche a questo. Bene l’andamento del titolo in borsa ma la valutazione su un’azienda a maggioranza pubblica come Iren – conclude il Sindaco di Scandiano – deve tenere conto anche degli altri aspetti richiamati prima”.