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Le ‘Serenate’ di Stradella al Comunale di Modena

E’ dedicato alle “Serenate di amore e di sdegno” di Alessandro Stradella il concerto di musica barocca in programma questa sera alle 21 al Teatro Comunale di Modena.

La serata, a cura dell’Associazione musicale estense, inaugura -in occasione del Festival filosofia– la nuova edizione del Festival Grandezze e meraviglie e vede sul palcoscenico Jill Feldman (soprano), Emanuela Galli (soprano), Gloria Banditelli (alto), Sergio Foresti (basso) accompagnati dall’Ensemble Aurora, diretta da Enrico Gatti. E’ grazie alla passione collezionistica di Francesco II d’Este, duca di Modena dal 1674 al 1694, se la città oggi conserva due terzi dell’intera produzione musicale di Stradella, il musicista nato a Nepi, vicino a Viterbo, nel 1639, e assassinato in circostanze ancora misteriose nel 1682. Nonostante una vita movimentata e avventurosa, che lo portò a Vignola – dove il padre era vice marchese – Bologna, Roma, Venezia, Torino e Genova – scrisse oltre 300 composizioni, tra cui molte serenate di tema amoroso che venivano commissionate per festeggiare principi o ambasciatori ed eseguite in cortili e piazze con largo impiego di strumentisti. L’accompagnamento strumentale è spesso composto da due violini e basso continuo, oppure dalla contrapposizione fra Concertino e Concerto Grosso (il primo formato da due violini e basso continuo, il secondo dal grosso dell’orchestra a quattro parti). Anche il numero dei solisti di canto varia a seconda dei casi: da una voce sola fino a sette. Il concerto in programma al Comunale di Modena prevede la serenata “Arsi già d’una fiamma”, il cui testo porta la firma del poeta Giovan Filippo Apolloni (ca. 1620-1688), “Vola, vola in altri petti”, opera del poeta Sebastiano Baldini (1615-1685) per la Regina Cristina di Svezia e “Qual prodigio è ch’io miri?”, di cui ben poco attualmente si conosce. Per la realizzazione del progetto, l’ensemble strumentale sarà composto da sedici musicisti: sei violini, due viole, tre violoncelli, un contrabbasso, un cembalo, un’arpa, una tiorba e un organo. (Ingresso 7-9 euro, 1 euro per studenti e docenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia).

















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