San Benedetto Val di Sambro torna ad ospitare le forze dell’ordine specializzate nella tutela ambientale, precedentemente guardie forestali, ora carabinieri forestali. Con una cerimonia che si è tenuta sabato 16 dicembre, infatti, sono stati inaugurati i locali della caserma posta accanto al municipio, tornati in funzione dopo che per un paio d’anni il servizio era stato interrotto e accorpato a quello dei comuni vicini. Si era arrivati ad un’unica caserma che serviva quattro comuni, mentre con l’arrivo dei tre carabinieri forestali il rapporto è tornato più equilibrato, visto che dovranno seguire il territorio di San Benedetto Val di Sambro e Monzuno.
Alla cerimonia erano presenti i vertici nazionali e locali dell’Arma: il generale di corpo d’armata Antonio Ricciardi, comandante dei carabinieri forestali, il generale di brigata Giuseppe Giove, comandante dei carabinieri forestali dell’Emilia-Romagna, il generale di divisione Adolfo Fischione, comandante della legione carabinieri Emilia-Romagna, il maggiore Sabato Simonetti, comandante della compagnia dei carabinieri di Vergato. Presenti inoltre il viceprefetto Adriana Cogode e il sindaco Alessandro Santoni.
È stato proprio il generale Antonio Ricciardi, nel suo discorso, a sottolineare come i carabinieri che opereranno a San Benedetto saranno tra i primi ad aver ricevuto una specifica formazione in ambito forestale, in seguito all’accorpamento del Corpo Forestale nell’Arma dei Carabinieri divenuto operativo dal gennaio 2017.
“La riapertura di oggi è un segno di continuità nel passato, torniamo dove c’era il
Corpo forestale dello Stato“ ha detto durante il suo intervento il generale Ricciardi “seguendo un programma di apertura di caserme che il comando generale persegue con incisività. Ordine e sicurezza pubblica vogliono dire anche salvaguardia delle regole e della natura; al tempo stesso rispetto dell’ambiente vuol dire legalità: in questo possiamo dire che le due missioni di carabinieri e forestali sono condotte sotto il comune denominatore di servizio alla collettività”.
Mollo soddisfatto il sindaco Alessandro Santoni che nel suo discorso ha spiegato che “Dopo che si è parlato a lungo in questi giorni delle difficoltà dell’Appennino, l’appuntamento di oggi rappresenta un concreto segnale di inversione di tendenza. Dopo anni di tagli al personale, accorpamenti, chiusure, riduzione dei servizi, oggi siamo qui per parlare di un servizio che ritorna sulla montagna, un servizio prezioso come quello delle tutela delle foresta e dell’ambiente. Perché l’Appennino è meraviglioso ma anche terribilmente fragile. Abbiamo già sperimentato cosa succede quando si trascura il contesto in cui viviamo. Oggi si riapre una caserma a San Benedetto, speriamo un domani che possano riaprire uffici, scuole, aziende, perché un Appennino vivo e in salute è un bene per tutti e non solo per chi ci abita”.