Il ‘caso’ della signora a cui il 13 agosto era stato diagnosticato un “aneurisma cerebrale complicato all’ospedale di Scandiano (RE)”, deceduta poi all’ospedale Bufalini di Cesena dopo un “lungo e penoso viaggio”, non avendo trovato “ospitalità all’ospedale di Parma”, né in altri nosocomi, è al centro di una interrogazione del consigliere regionale di Forza Italia, Luigi Giuseppe Villani.
Il consigliere, rilevando che la patologia da cui era affetta la signora “necessita di strutture adeguate ed il viaggio avrebbe influito sulla già grave situazione”, evidenzia in particolare che in regione “vi sono diversi reparti di neurochirurgia”, ma in questo caso “il ricovero è avvenuto solo dopo aver toccato quattro ospedali ed averne interpellati sei”.
Villani chiede quindi alla Giunta se sia a conoscenza dei dettagli che hanno provocato un così grave episodio di malasanità, se siano stati sentiti “accuratamente” i direttori generali degli ospedali interpellati per capire le cause del mancato ricovero, su quali basi il direttore sanitario dell’Azienda ospedale-universitario di Parma abbia affermato “nel caso specifico della signora non era necessario un intervento chirurgico immediato”, se lo stesso sia consapevole di lavorare nel secondo polo ospedaliero regionale dotato di tutte le specialità e se ritenga sufficiente sostenere che “questo caso, data la patologia grave, non richiedeva il ricovero in un ambiente con strutture per il monitoraggio”.
L’esponente di FI invita infine la Regione ad aprire un’indagine accurata per chiarire le responsabilità organizzative ed eventuali carenze strutturali che hanno determinato questo “grave episodio”, puntando in particolare l’attenzione sul polo ospedaliero di Parma dove esiste un reparto di neurochirurgia dotato di posti letto, alta professionalità e strumentazioni tali da dover garantire l’accoglienza 24 ore su 24.