L’innocente pupazzo E.T., tenero extraterrestre del film di Spielberg, e il terrificante meccanismo della bocca di Alien portato sullo schermo da Ridley Scott saranno i protagonisti della mostra di modelli e progetti dell’artista ferrarese Carlo Rambaldi, maestro degli effetti speciali e tre volte premio Oscar, allestita al Palazzo ducale di Sassuolo in occasione del Festival filosofia sull’umanità.
Lo stesso Rambaldi racconterà i suoi “alieni” in un incontro in programma venerdì 15 settembre alle 21 al Palazzo ducale di Sassuolo, dove ripercorrerà le vicende che hanno portato alla nascita di E.T, l’alieno della più celebre favola del cinema moderno, e del mostruoso e spietato Alien, vera e propria macchina per uccidere che si riproduce infettando altri esseri viventi.
Dopo gli esordi come pittore e scultore, l’artista incontra il mondo del cinema alla metà egli anni Cinquanta; lavora in Italia con registi come Ferreri, Fellini, Pasolini, Monicelli e Argento e si trasferisce in seguito negli Stati Uniti, dove lega il suo nome ad alcune delle creature che maggiormente hanno segnato l’immaginario collettivo. Rambaldi vince tre premi Oscar per la realizzazione del gorilla King Kong (1977), di “Alien” (1980) e di “E.T.” (1983), ma partecipa anche alla “Incontri ravvicinati del terzo tipo di Spielberg, “Conan il distruttore” di Fleischer e “Dune” di Lynch.
In omaggio a Rambaldi, saranno proiettati al Palazzo ducale di Sassuolo “E.T. l’extraterrestre” (venerdì 15 settembre alle 22.30), “Alien” e “King Kong” (sabato 16 rispettivamente alle 21 e alle 23.30).
Come E.T. si aggirano spaesati, forse in cerca di casa, nei luoghi che gli uomini frequentano quotidianamente, anche gli ibridi zoomorfi dell’artista tedesca Karin Andersen, le cui opere saranno in mostra alla PaggeriArte di Sassuolo. Andersen immagina forme di vita che hanno natura o aspetto animale, ma che sono al tempo stesso simili ad alieni, riconoscimento del debito culturale che l’uomo ha maturato verso il mondo animale.
Alla variegata e multietnica umanità di Sassuolo sarà, infine, dedicata una singolare mostra del fotografo e architetto napoletano Francesco Jodice: piazza Piccola, da poco restaurata, ospiterà fotografie a grandezza 1 a 1 di classi delle scuole elementari, medie e superiori. Il progetto sarà proposto anche alla biennale di San Paolo del Brasile.