“Ricordare Marco Biagi vuol dire ricordare un uomo coraggioso, attento all’impegno e alla responsabilità sociale, uno studioso, un docente universitario di grande valore. E vuol dire continuare fare memoria su un fatto drammatico, un evento inaccettabile, e su anni bui, caratterizzati però dalla reazione dell’intero Paese di fronte al delirante disegno di chi scelse il terrorismo rinnegando la democrazia e i valori costituzionali alla base del nostro convivere civile, terroristi che mai hanno avuto e mai avranno alcuna giustificazione, alcuna ragion d’essere”. Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nel giorno dell’anniversario dell’uccisione del giuslavorista bolognese, colpito a morte dalle Nuove Brigate Rosse davanti alla sua abitazione, a Bologna, il 19 marzo 2002.
“A nome di tutta la comunità regionale, esprimo vicinanza e solidarietà alla signora Marina Orlandi Biagi e a tutti i famigliari del professor Biagi, e a coloro che hanno condiviso con lui in ambito accademico un percorso che guardava al bene comune”.
“Si trattò di un colpo tremendo per il nostro Paese e per la nostra regione- prosegue Bonaccini- una terra che ha sempre sperimentato un riformismo spesso anticipatore, come dimostrava anche l’opera di analisi e ricerca portata avanti da Marco Biagi sull’evoluzione del mercato del lavoro, perseguendo obiettivi di crescita e maggiori opportunità, soprattutto per i più giovani, ma sempre associati a giustizia ed equità sociale, per una collettività inclusiva- conclude il presidente della Regione- che non lasciasse indietro nessuno”.