Si è svolta nella mattinata di oggi, giovedì 5 aprile, la tappa reggiana del ‘Tir track crash test simulation’, iniziativa promossa da Polizia municipale di Reggio Emilia e Ufficio scolastico regionale, in collaborazione con l’Osservatorio regionale per la sicurezza stradale.
Circa 300 studenti delle classi quarte e quinte di sette scuole superiori reggiane – Filippo Re, Ariosto – Spallanzani, Matilde di Canossa, Russel di Guastalla, Itis Nobili, Chierici e istituto Scaruffi- Levi -Tricolore – hanno potuto assistere in piazza Martiri del 7 luglio a simulazioni di incidenti stradali. L’obiettivo della manifestazione era far comprendere a ragazzi in età da patente la funzione salvavita della cintura di sicurezza.
In piazza un autoarticolato, equipaggiato con attrezzature speciali che simulano il ribaltamento di una vettura, ha consentito al professor Leonardo Indiveri di spiegare ai ragazzi gli effetti nefasti del rovesciamento dell’auto. Rendendo gli studenti osservatori privilegiati, in alcuni casi anche protagonisti, delle prove d’impatto. Grazie alle speciali attrezzature alcuni ragazzi hanno, infatti, potuto sperimentare, sotto lo sguardo attento dei compagni cosa avviene agli occupanti di un abitacolo quando, anche a basse velocità, si scontrano con un ostacolo. Un capitolo importante dello spettacolo è stato dedicato all’airbag, non “un morbido cuscino di seta che avvolge” come lo ha definito lo stesso Indiveri, ma un dispositivo che si gonfia in una frazione di secondo, grazie ad una carica esplosiva, e che protegge solo se correttamente utilizzato in abbinamento alla cintura di sicurezza.