Martedì 10 aprile sul palco del Teatro Ermanno Fabbri di Vignola prima e poi da giovedì 12 a domenica 15 aprile al Teatro Storchi di Modena va in scena Antigone di Sofocle per la regia di Federico Tiezzi.
A tredici anni di distanza dall’Antigone di Sofocle di Bertolt Brecht coprodotta, fra gli altri, da Emilia Romagna Teatro, Federico Tiezzi e Sandro Lombardi tornano a confrontarsi con Antigone, uno dei massimi capolavori della cultura ateniese, oggetto di innumerevoli allestimenti. Al cuore della tragedia è lo scontro tra Antigone, portatrice dei valori della legge naturale, e Creonte, che rappresenta la legge degli uomini. Da un lato i valori religiosi del clan familiare, dall’altro le esigenze, diremmo oggi, dell’ordine pubblico.
La figura e i temi portanti di Antigone sono stati sempre ‘attuali’ nel corso dei secoli: innumerevoli le riscritture (Jean Anouilh, Bertolt Brecht), le traduzioni celebri (basti pensare a quella di Friedrich Hölderlin), i melodrammi e perfino i fumetti ispirati alla sua vicenda. La ragazza che si ribella al Potere perché vuole seppellire il fratello in nome delle leggi religiose e del rispetto del ghenos familiare è l’eroina che tutti amiamo per il suo assurgere a simbolo di chi rivendica i diritti dei più deboli.
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