La settimana scorsa un pensionato forlivese ha ucciso la figlia disabile e si è suicidato. Un caso drammatico ma emblematico, della situazione dei genitori con figli “problematici” preoccupati per il loro futuro. A essi è dedicato il convegno in programma dopodomani – sabato 21 aprile – dalle 15.30 alle 18.30 a Modena (sala Pucci).
L’iniziativa è organizzata da InTandem, la cooperativa sociale, aderente a Confcooperative Modena, creata da tre educatori under 30 per offrire alle persone disabili servizi per il tempo libero. Si parla della legge 112/2016 sul “dopo di noi”, il cui obiettivo è garantire un futuro sereno alle persone con disabilità anche dopo la morte dei genitori.
Una delle novità introdotte dalla legge è l’inserimento del trust come possibile strumento per la gestione delle persone disabili dopo la morte dei genitori. Intervengono il notaio Carlo Camocardi, Angelo Tuffarelli (Banca Popolare dell’Emilia-Romagna), l’educatore Daniele Dondi, Claudio Rota (cooperativa Namasté di Bergamo) e la psicologa Rita Nasi (Fondazione Vita Indipendente).
L’evento, organizzato in collaborazione con Associazione Servizi Volontariato di Modena, Forum del Terzo Settore e Fondazione Vita Indipendente, fa parte di #dopoilcentro, il ciclo di incontri promossi da InTandem per riflettere sui problemi concreti delle persone con disabilità. Prenotazione obbligatoria su www.intandem.it/dopoilcentro.
Per agevolare la partecipazione delle persone che non sanno a chi lasciare il proprio assistito, durante la conferenza sono previsti attività e laboratori al piano inferiore della sala Pucci.