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False fideiussioni, arrestato a Bologna l’amministratore “di fatto” di un consorzio

I finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, al termine di una lunga indagine durata
quasi due anni – in esecuzione del provvedimento emesso dal G.I.P. di Bologna, dott.
Alberto Gamberini e sotto la direzione del Dott. Marco Forte della locale Procura della
Repubblica – hanno tratto in arresto un 45 enne di Latina residente a Cassino (FR), reo di
aver ideato, organizzato e promosso un’associazione per delinquere dedita all’emissione
di false fideiussioni senza disporre delle previste autorizzazioni ed in carenza delle
coperture finanziarie per far fronte alle stesse. In tale contesto, inoltre, le Fiamme Gialle felsinee hanno proceduto al “blocco” di tutti i rapporti bancari intestati al soggetto e delle relative possidenze immobiliari e mobiliari (tra cui un’imbarcazione di circa 10 metri ormeggiata nel porto di Gaeta) per un valore complessivo di circa 500 mila euro.

“Con l’arresto di D.C. – amministratore di fatto del “Consorzio Italia Fidi bolognese” avente
sede a Bologna ma operante su tutto il territorio nazionale attraverso una fitta rete di
broker – e il sequestro dei beni nella sua disponibilità  – spiega in una nota la Guardia di Finanza – è stato definitivamente smantellato il sodalizio criminale che, in 3 anni di operatività, era riuscito a piazzare sul mercato false polizze fideiussorie per circa 20 milioni di euro in danno di soggetti privati ed Enti pubblici”.

Nello specifico, le indagini svolte dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria,
partite inizialmente dallo sviluppo di mirati controlli antiriciclaggio, hanno permesso di
ricostruire il “modus operandi” dell’organizzazione criminale che prevedeva
l’individuazione dei potenziali clienti mediante pubblicità sul web o procacciati attraverso
una rete di broker compiacenti operanti sull’intero territorio nazionale a cui poi venivano
offerte garanzie fidejussorie a prezzi molto vantaggiosi (pari a circa il 50-60% in meno di
quelli di mercato).
Alla fine gli ignari contraenti/beneficiari, costituiti sia da soggetti privati che da enti pubblici, convinti di avere tra le mani una polizza di garanzia hanno scoperto, loro malgrado, come in realtà le stesse non fossero altro che “carta straccia” subendo, di conseguenza, gravi danni economici allorquando si sono trovati di fronte all’impossibilità di escutere la fideiussione sottoscritta.
Negli scorsi mesi oltre alla denuncia dei 41 broker a vario titolo coinvolti nell’illecita attività,
colpevoli di aver indirizzato la propria clientela verso il suddetto Consorzio, proponendo, di
fatto, prodotti finanziari “fasulli”, era stato assicurato alla giustizia anche l’amministratore di
diritto del Confidi (M.F. di 59 anni), già destinatario di un provvedimento di cattura e
rintracciato in quel di Napoli dopo circa 6 mesi di ricerche.

Complessivamente la presente operazione – che si inquadra nell’ambito delle attività
investigative poste in essere dalla Guardia di Finanza di Bologna volte a contrastare tutte
quelle forme di illegalità che ledono l’affidamento che i cittadini pongono nel corretto
funzionamento dei mercati finanziari – ha consentito di denunciare n.50 persone (due
delle quali tratte in arresto) a vario titolo responsabili dei reati di esercizio abusivo
dell’attività finanziaria, riciclaggio, truffa e bancarotta fraudolenta e sequestrare beni e
disponibilità finanziarie per circa un milione di euro.

















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