Il tema della guerra, nei giorni delle celebrazioni della Liberazione e del ritorno dell’Italia alla democrazia, è il filo conduttore dal 12° appuntamento di ‘Andam a vegg’, proposto dalle associazioni Leongatto e Fiera di San Rocco, con la collaborazione del Comune di Fiorano Modenese, in programma al Teatro Astoria giovedì 26 aprile 2018, alle ore 20.30, con ingresso gratuito.
Per una sera, ritrovarsi ‘a vegg’ darà luogo a qualche risata in meno e a qualche riflessione più dolorosa, ma anche questo comportava la condivisione serale nella stalla e gli organizzatori di ‘Andam a vegg’ mettono a disposizione della comunità il loro contributo di ricordi e di testimonianze, condotto dal giornalista Luigi Giuliani con la partecipazione della Corale Gian Federico Annoni Campori, di Agostino Stefani e il suo organino, di Giuliana Cuoghi di Radio Stella, del giornalista Alberto Venturi con immagini e racconti dell’immediato dopoguerra, con la proiezione di filmati e foto inedite.
Il piccolo comune di Fiorano Modenese ha avuto la negativa esperienza di tutti i dolori della guerra, seppure in maniera inferiore rispetto ad altre realtà: i soldati caduti al fronte, quelli prigionieri o dispersi, ritornati o scomparsi per sempre chissà dove, forse gettati nelle foibe; le persecuzioni razziali contro gli Ebrei, i partigiani eroici e quelli detestati per le loro poco edificanti imprese, i partigiani uccisi per rappresaglia e i partigiani uccisi in combattimento, partigiani che diventeranno i primi amministratori della comunità e partigiani avventurieri per tutta la vita, le vittime dei bombardamenti aerei (bambini, adulti, soldati amici o tedeschi), i registri dell’anagrafe bruciati e l’assalto al consorzio agrario, i fascisti uccisi dai partigiani, le donne rasate e schernite, i dipendenti comunali epurati perché accusati di collaborazionismo, i fascisti scappati per paura di ritorsioni o rappresaglie e il bambino che nel 1946 gioca con una bomba ferendosi a morte. Ma anche comunisti e i socialisti emigrati per le discriminazioni subite nei posti di lavoro, o incarcerati per l’attività politica o sindacale. La guerra ha voluto far conoscere alla piccola e tranquilla comunità fioranese, ognuno dei suoi tanti, troppi, orrori, e ha contestualmente suscitato altrettanti atti di eroismo, di solidarietà, di testimonianza della dignità umana. Sono cammini da percorrere, pagine di storia già scritte ed altre che attendono di essere scritte perché, come ha detto scritto Marquez “Morire non è diventare vecchio, ma dimenticare” e ‘Andam a vegg’ vuole dare il suo contributo all’impegno di cittadinanza che è il dovere della memoria