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Eletto il nuovo presidente dell’Unione Val d’Enza: è Paolo Burani, sindaco di Cavriago

Nella seduta del Consiglio dell’Unione Val d’Enza, tenutasi il 26 aprile, si è proceduto all’elezione del nuovo presidente. In sostituzione di Paolo Colli, sindaco di Montecchio – che aveva preso l’incarico nel 2015 -, è stato eletto Paolo Burani, sindaco di Cavriago.

Il neoeletto presidente dell’Unione prima di tutto ha ringraziato chi lo ha preceduto, Colli, “per questi tre anni in cui ha rappresentato e coordinato i sindaci dell’Unione. Tre anni difficili per i nostri Comuni, con grandi problemi finanziari per i bilanci degli enti – che si sono attutiti dopo gli interventi degli ultimi governi -, con problemi sociali derivanti dalla crisi economica e dalle trasformazioni delle nostre comunità. Tre anni in cui, nonostante le difficoltà, c’è stato il rafforzamento dell’Unione. Ed in questo lavoro è stato prezioso il contributo del sindaco Colli. Tre anni intensi, dunque, in cui si sono consolidate la collaborazione e l’unità di intenti tra i vari Comuni della Val d’Enza, in cui l’Unione è cresciuta nei servizi conferiti, nel ‘peso’ e nell’importanza. Basti pensare all’ultimo, in ordine di tempo: la gestione del personale”.

Ha poi puntualizzato che, prima di fare ulteriori passi, occorre aspettare il Programma di riordino territoriale 2018-2020, che “sarà la guida per l’evoluzione delle Unioni”. E ha detto come intende procedere: “Dobbiamo rafforzare i servizi che abbiamo già conferito, consolidare quelli in difficoltà e continuare nell’opera di controllo del bilancio dell’Unione. In questi anni abbiamo tutti beneficiato delle sinergie che si sono create grazie al conferimento di servizi ormai impossibili da gestire singolarmente e ne beneficeremo anche nei prossimi anni, soprattutto in termini di risparmi. Il lavoro fatto è stato tanto e ha prodotto risultati. E per questo ringrazio i nostri funzionari, che in molti casi hanno dovuto modificare modalità di lavoro, luogo di lavoro, procedimenti. Credo che ci siano tutti i presupposti per lasciare alla prossima consigliatura una Unione forte ed efficiente. L’obiettivo è sempre quello di dare alle nostre comunità servizi efficaci, che rispondano ai bisogni e risolvano i problemi”.

















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