“La “dissociazione“, talvolta colpisce anche la politica ed i risultati si vedono. Un esempio è rappresentato dal rapporto politico con l’Autostrada del Brennero spa. E’ stato recentemente approvato il bilancio 2017 della società con un importante utile e con ricchi dividendi ai soci, come noto, tra questi, l’esangue, Ente Provincia di Modena.
Mentre il Presidente di marca PD e l’ A.D. di marca SVP esultano sia per la proroga della concessione scaduta nel 2014, senza versare allo Stato “una lira“ , sia perchè la Corte dei Conti, sempre attenta ai piccoli Enti Locali sta lasciando correre sul danno erariale, il nostro primo pensiero va ai danni che si stanno preparando per il nostro territorio modenese, dovuti alla programmata terza corsia da Verona a Modena per proseguire fino a Sassuolo con la Bretella Campogalliano- Sassuolo e poi la Cispdana.
Territorio quello modenese caratterizzato da importante reddito da agricoltura nonchè da delicate zone ,dal punto di visto ecologico.
In questo momento vogliamo ricordare le contraddizioni di una certa politica locale che fino a pochi giorni fa ci aveva parlato della “cura del ferro“ , per poi plaudire e brindare in compagnia dei lobbysti del cemento.
A livello nazionale è stato varato un piano, finanziato con circa 1 miliardo di euro per lo sviluppo dei servizi intermodali , ripreso dalla stessa società del Brennero per investire i soldi, che poi sono nostri ( contribuenti italiani) , accantonati dal 1999 ad oggi, quale “ fondo ferrovia” esentasse e specificatamente per la “cura del ferro“ al passo del Brennero.
Forse pochi conoscono l’accordo capestro: il fondo ferrovia, arrivato a circa 620 milioni di euro sono investiti in titoli di Stato italiani ma nella cassaforte della Brennero.
La politica della cementificazione e dell’asfalto va rivista, senza dimenticare “il ferro” e l’acqua che nei secoli ha fatto crescere questa parte dell’Italia.
Noi eravamo e siamo pronti a rivedere il tutto, puntando su Marzaglia e sul ferro.
Marzaglia è lo snodo per raggiungere il Brennero, i principali porti italiani e l’Europa.
(Mario Cardone, Direzione Provinciale PSI Modena)