La grande musica torna in Basilica. Nell’ambito della rassegna Note di passaggio, organizzata dall’Associazione Amici della Musica di Modena, sabato 5 maggio, alle ore 21, si esibirà, nella splendida cornice della Basilica di San Cesario, in concerto il duo pianistico formato da Alessia Bongiovanni e Matteo Canalicchio che eseguiranno musiche di Ligeti, Brahms e Schubert.
Dopo l’applaudita esibizione in AdAdM 2017, i due giovani musicisti fiorentini tornano con un programma bellissimo (per chi ascolta) e impegnativo (per chi suona). Dal folklore recuperato e reinventato delle Danze Ungheresi di Brahms e dei Cinque Pezzi di Ligeti, alla profondità della Fantasia in fa minore di Schubert.
Alle ore 20.30, prima del concerto vero e proprio i ragazzi delle classi quinte della scuola primaria Verdi si esibiranno in una piccola performance preparata durante il laboratorio musicale svolto a scuola grazie al contributo dell’Amministrazione Comunale. Il laboratorio, della durata di quattro incontri, è stato coordinato dall’esperto Simone Francia dell’Associazione Amici della Musica di Modena.
Inoltre, alle ore 20, è possibile partecipare alla visita guidata alla scoperta delle bellezze di Villa Boschetti con il prof. Leonardo Greco.
Il duo Bongiovanni – Canalicchio nasce, fin da bambini, all’interno della classe di musica da camera di Federica Ferrati presso l’Accademia Musicale di Firenze. L’affiatamento reciproco e una sensibilità musicale comune li porta a vincere, fin dal 2007, concorsi musicali nazionali (“Città di Bardolino”, “Città di Fucecchio”) fino alle ultime apparizioni, con ottimi risultati, a “Riviera Etrusca” e “Città di Riccione”. Si sono esibiti in concerto presso molte sale ed istituzioni italiane, tra cui Fiori Musicali (Firenze), Fonte Bertusi Spring Music Week (Pienza), Fèlsina (Castelnuovo Berardenga), Istituto Rinaldo Franci (Siena). Il loro repertorio si muove attraverso tutto l’arco della storia della musica, con una particolare inclinazione per la musica contemporanea e le trascrizioni originali di partiture orchestrali per pianoforte a quattro mani, il cui culmine è stato il recente interesse per la Sinfonia n. 4 di Johannes Brahms, eseguita più volte in concerto nel 2016.