Il contributo del Comune di Reggio Emilia alla programmazione dei Social Cohesion Days 2018, incentrati sul tema “La divisione imperfetta. La democrazia oltre le disuguaglianze” – a Reggio Emilia dal 24 al 26 maggio 2018 – si esplicita nella presentazione di una serie di politiche ed esperienze portate avanti dall’Amministrazione comunale sui temi della partecipazione, della coesione e innovazione sociale, della sostenibilità, presentate nelle giornate dal 24 al 26 maggio 2018.
Giovedì 24 maggio 2018, alle ore 16, verrà inaugurato il nuovo Frutteto di frutti antichi del parco delle Acque chiare di Reggio Emilia (via Stevenson) e verranno presentati gli altri nuovi progetti sviluppati nell’area: il Bosco sperimentale e i nuovi Orti urbani nella zona sud del parco.
L’iniziativa, alla quale interverrà l’assessora a Partecipazione e Cura dei quartieri Valeria Montanari, si inserisce altresì nel calendario di iniziative dal titolo “La città resiliente” su esperienze di agricoltura urbana e sostenibilità, promosse dall’Amministrazione comunale in collaborazione con associazioni, sigle sindacali e centri sociali cittadini, per far fronte ai cambiamenti climatici, sviluppare azioni di valorizzazione dell’agricoltura urbana e incrementare il patrimonio arboreo della città.
Nella stessa giornata, dalle 15 alle 19, è prevista la presenza di stand di agricoltura urbana a cura di Coldiretti Reggio Emilia-Campagna Amica, Oui-Orti urbani intelligenti, Gramigna, Parco commestibile e Reko.
A seguire, agli Orti Spallanzani di via Toscanini 20, alle 17.30, è in programma il seminario “Food Forest e Food Garden” sulla coltivazione di frutta e verdura con bassa manutenzione e in aree boschive e giardini. Il seminario si articolerà in due parti. La prima, a cura di Villiam Morelli, del centro di formazione Dinamica, verterà su “Food forest e Food garden: coltivazione multifunzionale a bassa manutenzione in aree boschive e giardini”, mentre spetterà a Marco Aicardi affrontare la seconda parte del seminario su “Esperienza di percorsi partecipativi per avviare progetti di food forest e food garden in città”. Al termine è previsto un aperitivo nell’orto.
Le iniziative sono promosse in collaborazione con l’associazione Il Gabbiano, Centro di formazione Dinamica, associazione Gramigna, Coldiretti–Campagna Amica, Crpa, Oui-Orti urbani intelligenti e Reko.
IL FRUTTETO DI FRUTTI ANTICHI – Il parco delle Acque chiare si trasforma grazie ad una serie di progetti di riforestazione dell’area e, in particolare, grazie al nuovo Frutteto di frutti antichi, situato nel settore est del parco, in prossimità di un piccolo corso d’acqua e a mitigazione della ferrovia poco distante. L’intervento costituisce la prima esperienza di frutteto antico all’interno di un parco comunale.
L’intervento ha visto la messa a dimora di 60 alberi di 41 diverse varietà di frutti antichi autoctoni coltivati in passato nel territorio di Reggio Emilia, tra i più resistenti alle malattie e che richiedono meno interventi manutentivi. Le piante scelte per la realizzazione del frutteto hanno almeno 3 anni di età, sono in grado di fruttificare già dal terzo anno e sono state messe a dimora in gennaio per rispettare la stagionalità migliore di impianto.
Il sesto di impianto è stato eseguito distribuendo gli alberi in file parallele, tenendo conto del loro portamento, dello sviluppo vegetativo e della esposizione solare. Le 60 piante sono provviste di impianto di irrigazione, che è stato realizzato effettuando uno scavo lungo i filari e posizionando dei gocciolatoi all’altezza del tronco, collegati alla linea principale di irrigazione che parte dal pozzo, dotato di un timer elettronico. Infine, sono stati inseriti a sostegno delle piante, attorno al fusto di ogni alberello, degli shelter anti-lepre a protezione e sostegno della pianta.
A corredo del frutteto, è stato installato un leggio in cui sono state inserite informazioni e infografiche su tutte le varietà di piante di frutti antichi messe a dimora, la loro collocazione nell’area e la loro fruttificazione.
IL BOSCHETTO SPERIMENTALE – L’area del parco delle Acque chiare si arricchisce anche di una piccola area boscata sperimentale, realizzata in collaborazione con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, per studiare la crescita delle specie e i criteri di piantumazione più idonei alla mitigazione climatica. L’obiettivo più generale è quello di realizzare delle piantumazioni che contribuiscano a mitigare le isole di calore, rendendo i parchi urbani più fruibili nei mesi estivi.
La parte ovest del parco, priva di alberature, è stata infatti rinverdita grazie alla realizzazione di un Bosco sperimentale di 108 alberi, finalizzato a studiare l’effetto delle piantumazioni sul microclima e sul contrasto alle isole di calore. Sono state scelte piante appartenenti a quattro specie differenti – Bagolaro, Gelso bianco, Tiglio selvatico, Orniello – messe a dimora con un sesto di impianto “stretto”, tenendo in considerazione le peculiarità delle piante. Il progetto scientifico è curato dal dipartimento di Scienze della vita dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia: l’obiettivo dello studio è definire criteri progettuali puntuali negli interventi di nuova piantumazione, affinché questi possano effettivamente contribuire in modo efficace a mitigare le isole di calore urbane ed essere considerate azioni di adattamento ai cambiamenti climatici. In particolare modo, dallo studio si attendono indicazioni sulla scelta delle specie e sugli impianti delle nuove piantumazioni, suddividendo l’area in 4 quadranti, in ognuno dei quali verranno messi a dimora alberi di una sola specie. Tale impostazione permetterà di monitorare l’andamento della crescita e dello sviluppo di ciascuna delle quattro specie scelte per la sperimentazione e allo stesso tempo rispondere al bisogno di zone d’ombra richieste dai cittadini che frequentano il parco.
ORTI URBANI – Nuovi orti urbani verranno collocati nella parte centrale della zona sud del parco delle Acque chiare e occuperanno un’area di circa 3.500 metri quadrati, contenenti 56 lotti da 25 metri quadrati ciascuno. Questi orti fungeranno anche da presidio sociale del parco e polo aggregativo, dotati di una zona comune, nella quale si potranno organizzare attività rivolte ai cittadini e alle famiglie, quali: eventi aperti alla cittadinanza, attività educative, eventi legati alle stagionalità nell’orto. L’intera area degli orti sarà attrezzata con un deposito attrezzi, un punto di incontro esterno (tavolo e sedute), un’area compostaggio e gestione rifiuti, percorsi permeabili e fontanelle per l’irrigazione degli appezzamenti. Per garantire l’accessibilità alle persone con disabilità, inoltre, sarà realizzata una piattaforma in cemento con ridotta pendenza: proprio alle persone disabili saranno riservati i primi lotti vicino al fabbricato di servizio.